Rifiuti e riciclo

Zero Waste: “Necessario passare a un modello rigenerativo delle risorse”

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La Giornata mondiale della Terra è stata l’occasione per organizzare un incontro online e discutere di economia ecologica e circolare.

 

Redazione

CAPANNORI (Lu) – Zero Waste Italy e il Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori hanno celebrato lo scorso febbraio il quindicesimo anniversario del lancio del progetto Rifiuti Zero presentando l’Accademia Rifiuti Zero Mediterraneo – La Scienza dei Cittadini. L’Accademia è promossa da più di 40 persone tra docenti universitari e ricercatori del calibro di Paul Connett e Derrick de Kerckove e disporrà di tre sedi operative: Capannori (LU), presso il Parco Scientifico di Segromigno in Monte; Napoli e Calatafimi Segesta (TP).

La Giornata mondiale della Terra è stata invece l’occasione per una diretta streaming organizzata dalle associazioni Zero Waste per dire “basta con le politiche di sopraffazione verso la natura che producono solo violenza e ingiustizie tra gli uomini”. Attivisti, amministratori, scuole, imprenditori e insegnanti si sono alternati per dire la loro sul passaggio “da un modello economico di predazione delle risorse come quello lineare a un modello di prelievo circolare e rigenerativo“.

“Ormai risulta chiaro che il modello lineare porta alla guerra – hanno detto gli organizzatori – perché a fronte di una sempre minore disponibilità di risorse e di materie prime aumenta la competizione globale tra le potenze mondiali nel segno di un insostenibile avvitamento dei modelli di consumo usa e getta”. Secondo le associazioni “solo l’alternativa strategica di un’economia ecologica (in cui l’economia è contenuta dentro l’ecologia e non viceversa) può portare fuori dall’attuale cortocircuito dei modelli di falsa civilizzazione fin qui perseguiti”.

Durante la maratona streaming molte scuole hanno portato le loro esperienze, come l’inedito progetto Terra Maestra, il giornalino di oltre 250 bambini e il lancio della raccolta di vecchi cellulari, tablet e smartphone in collaborazione con la Fondazione Jane Goodall Italia. Sono state condivise poi esperienze imprenditoriali “circolari”, da quella della Dismeco nel riciclo dei RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) a quella del riciclo del tessile da parte del distretto pratese fino alla galassia di esperienze dei Centri per la riparazione e il riuso (Daccapo di Capannori-Lucca) e di quelli dell’agricoltura biologica.

Non sono mancati i racconti virtuosi dei Comuni europei Zero Waste e le anticipazioni di nuovi appuntamenti internazionali come quelli contenuti nella Lettera di Brasilia promossi da Zero Waste Italy e da Lixo Zero Brasile in collaborazione con l’ambasciata d’Italia a Brasilia. Infine, l’Accademia Rifiuti Zero Mediterraneo ha lanciato il proprio programma di corsi formativi a partire dalla seconda metà di agosto.

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