Il vincitore del “Nobel per l’Ambiente” spiega nel suo nuovo libro come una rivoluzione ecologica sia possibile e a portata di tutti, in dieci semplici passi. Anzi sia già incominciata.
CAPANNORI (Lu) – Tutti noi abbiamo un’idea sbagliata dei rifiuti in Italia. Se pensiamo alle immagini dei cassonetti incendiati, degli scioperi dei netturbini che lasciano le strade sommerse di sacchi, se pensiamo alla tragedia della Terra dei Fuochi e delle discariche fuori legge sparse in tutto il Paese dovremmo disperarci. Ma in realtà noi italiani siamo migliori di quello che crediamo… e ci raccontiamo.
Lo dimostra la realtà di Rifiuti Zero, movimento civico e filosofia di vita che nasce da una realtà internazionale ma di cui Rossano Ercolini è il principale artefice in Italia. Grazie a uno sforzo «dal basso» di molte associazioni, il nostro Paese ha raggiunto un livello di raccolta differenziata superiore a quella di Inghilterra, Francia, e persino Danimarca e Olanda.
Quindi si può vivere senza mandare tonnellate di rifiuti in inceneritori o in discarica, azzerando l’inquinamento che da essi deriva e non immettendo microplastiche nei mari? Ercolini risponde di sì, e nel suo libro indica un modello in dieci passi: dalla corretta raccolta differenziata porta a porta, al compostaggio che trasforma l’umido in fertilizzante, dal riciclo dei materiali al dare una seconda vita a molti oggetti ed elettrodomestici, da una bolletta che premi con incentivi i cittadini virtuosi a un’accorta politica degli imballaggi che li riduca all’origine o li renda compostabili.
“I dieci passi verso i Rifiuti Zero io non li tratto più come una strategia alternativa nella gestione dei rifiuti – spiega Ercolini – Rifiuti Zero non parla di rifiuti. Parla di un nuovo modello, di una nuova educazione, di una nuova democrazia, di un ruolo da parte delle comunità. È una rivoluzione bottom up”.
Una rivoluzione silenziosa che l’autore vede già in atto. Che va verso un nuovo mondo pulito, e dipende da una collaborazione responsabile e lungimirante fra cittadini, istituzioni e produttori. Perché mai come nel caso dei rifiuti si può dire che il futuro del mondo è nelle nostre mani.
“Dobbiamo passare dall’era dei rifiuti all’era delle risorse, è una rivoluzione importante quanto lo è stata il passaggio dall’Età della Pietra all’Età dei Metalli. I rifiuti nascono quando le nostre mani mischiano, ma se tengono separato il metallo, la fibra cellulosica, il polimero plastico, il vetro, la frazione organica, non ci sono più rifiuti ma preziosi materiali. E’ un messaggio di economia prima che di ecologia. Ecologia ed economia per la prima volta s’incontrano”.
Chi è Rossano Ercolini: maestro elementare e attivista, è ideatore e responsabile del progetto «Passi concreti verso Rifiuti Zero». Si occupa attivamente di gestione dei rifiuti da 34 anni. Il suo impegno è andato soprattutto alla divulgazione dei rischi ambientali derivanti dagli inceneritori e a promuovere lo stile di vita a spreco zero. Per queste sue battaglie ha ricevuto nel 2013 il prestigioso Goldman Environmental Prize, il Nobel alternativo per l’Ambiente, è stato ospite del presidente Obama e ha conquistato fama mondiale. È presidente del Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori (Lucca) e dell’associazione Zero Waste Europe. Presiede anche l’associazione Diritto al Futuro ed è tra i principali fondatori della Rete Nazionale Rifiuti Zero. Ha già pubblicato nel 2014 per Garzanti Non bruciamo il futuro.
Rossano Ercolini
RIFIUTI ZERO
I dieci passi per la rivoluzione ecologica dal premio Nobel per l’Ambiente
Euro 17 – pp. 224 Baldini & Castoldi
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