39 Comuni sono uniti da una convenzione per valorizzare l’antica strada di pellegrinaggio, che oggi è candidata a diventare Patrimonio Unesco dell’Umanità.
Sarà la Via Francigena toscana il primo prodotto turistico omogeneo della Regione che nasce per valorizzare l’antica via di pellegrinaggio, coinvolgendo 39 Comuni attraverso una convenzione che promuova il percorso, pianifichi le attività di accoglienza e informazione e monitori i flussi dei viaggiatori, che già oggi sono quasi 50mila all’anno e che potrebbero arrivare in futuro a quota 200mila.
Per fare il punto sullo stato dell’arte della Francigena – per cui è in corso anche la candidatura a Patrimonio Unesco dell’Umanità – si è tenuta ieri 23 febbraio, nell’Auditorium del Consiglio regionale a Firenze, la tappa conclusiva del ciclo di incontri ‘La nostra Francigena’, organizzato dalla Regione per coinvolgere tutti gli attori verso la strutturazione del prodotto turistico.
Situazione del percorso. Quello escursionistico è oramai consolidato e a breve verrà approvato il tracciato definitivo. Anche quello cicloturistico è stato individuato ed è in corso una verifica degli ultimi punti critici prima dell’approvazione definitiva; per la cartellonistica e messa in sicurezza la Regione ha messo a disposizione 315 mila euro, i lavori dovrebbero concludersi entro l’estate. Situazione analoga per quanto riguarda l’ippovia, per la quale però ci sono alcuni problemi nel tratto Cisa–Lucca dove il percorso dovrebbe sfruttare il Cammino del Volto Santo.
Ricettività. Una rete metterà insieme i 15 ostelli e i 487 posti letto sulla Francigena, permettendo di prenotare con un sistema digitale integrato. A breve partirà anche una campagna informativa per far conoscere uno strumento introdotto dalla nuova legge regionale sul turismo, ovvero il Rifugio escursionistico, che permette di creare strutture di accoglienza lungo i cammini riconosciuti ed è quasi conclusa la ricognizione delle strutture religiose che offrono accoglienza in forma gratuita per i pellegrini.
Il Prodotto turistico omogeneo della Toscana. Aggrega 39 Comuni divisi in 4 aree con altrettanti capofila: Nord (Pontremoli), Centro Nord (Lucca), Centro Sud (Fucecchio), Sud (Siena). Tutti hanno sottoscritto una convenzione per pianificare e gestire in maniera congiunta l’accoglienza, la manutenzione, la promozione del percorso e il monitoraggio dei flussi turistici.
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