On line la piattaforma di ENEA che aiuta a progettare viali, terrazzi e giardini con le specie più adatte, aumentando la sostenibilità e riducendo o azzerando i costi di gestione.
di Iacopo Ricci
Volere un perfetto prato all’inglese in un clima secco come il nostro forse non è una buona idea. Per essere aiutati a scegliere le specie giuste adesso c’è Anthosart Green Tool, il giardiniere virtuale. Uno strumento facile da utilizzare, bastano pochi click per entrare in una piattaforma on line che spiega attraverso semplici passaggi come progettare il verde urbano con le specie adatte al territorio, aumentando la sostenibilità e riducendo o azzerando i costi di gestione.
Anthosart Green Tool è coordinato da ENEA in collaborazione con la Società Botanica Italiana. La filosofia di fondo è che progettare, utilizzare e (ri-)produrre secondo natura può contribuire a diffondere una coscienza ecologica che vede giardini, viali, tetti, pareti, balconi come luoghi di parziale risarcimento ambientale, isole di natura nel cemento.
Lo scopo di Anthosart è dunque fornire conoscenze a quanti devono allestire spazi verdi – amministrazioni pubbliche, vivaisti ma anche cittadini privati – affinché costruiscano un verde urbano sostenibile. Non tutte le specie stanno bene ovunque; basta guardarsi intorno per rendesi conto dei danni provocati dall’introduzione di specie aliene.
Come funziona il portale? Per prima cosa bisogna inserire i dati relativi all’area geografica e all’altitudine d’interesse, poi quello che si vuole realizzare (aiuola, giardino roccioso, viale, ecc.), quindi tipologia e colori preferiti, livello di luminosità, umidità e salinità del terreno. Una volta inseriti i dati Anthosart Green Tool fornirà le informazioni sulle specie più adatte ma anche fotografie, schede botaniche, approfondimenti culturali, consigli pratici e link utili.
Il portale offre una selezione di oltre 1.400 specie tra quelle presenti nel nostro Paese e permette di accedere anche a informazioni di carattere culturale, per scoprire i possibili usi alternativi nell’alimentazione e nell’artigianato nonché i legami con l’arte, la letteratura, la musica e il territorio.
Le specie sono catalogate in base al loro uso alimentare, etnobotanico, culturale e religioso/rituale, e alla parte della pianta utilizzata (fusto, frutto, fiore, radice).
Una volta registrati sul sito WEB di Anthosart è possibile salvare ricerche e progetti.
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