Fino a qualche mese fa per le rinnovabili era sotto la media europea. Adesso però ha inaugurato il più grande parco eolico offshore del mondo.
di Francesco Fiorentini
foto da windparkfryslan.nl
Per lavoro sono spesso costretto a spostarmi tra Olanda e Belgio utilizzando l’autostrada, come avrete forse intuito dal mio post precedente. Durante questi viaggi mi piace osservare il paesaggio che mi circonda, anche se, a differenza di quello italiano, il paesaggio olandese risulta piuttosto monotono data la sua prevalenza pianeggiante. Quello che però attira subito lo sguardo sono le pale eoliche, presenti in grande quantità lungo le varie bisettrici delle autostrade olandesi. Vedendo così tante pale eoliche, verrebbe spontaneo pensare a quanto questa nazione sia virtuosa nella produzione di energia elettrica derivante da fonti rinnovabili. Ma é proprio cosí?
Probabilmente dopo un’introduzione del genere sarà venuto anche a voi il dubbio che cosí virtuosa l’Olanda non lo sia. Infatti, stando agli ultimi dati disponibili che ho trovato in rete e riguardanti il 2020, la copertura di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili non supera nei Paesi Bassi il 25%. Ben al di sotto della soglia comune europea, attestatasi al 37.5%. L’Italia é invece perfettamente in linea con la media europea, grazie alla conformazione geografica del suo terreno e ad alcune risorse naturali quali il sole e il vento. La produzione di energia rinnovabile in Italia avviene per circa il 40% da fonti idroelettriche, per un 20% dal fotovoltaico, soprattutto al sud, e da un buon 16%, ma in costante crescita, dall’eolico. Quote interessanti anche per il 17% derivante da bioenergie e il 5% del geotermico, in gran parte prodotto dai soffioni boraciferi di Larderello in Toscana.
Quando pensiamo all’Olanda, però, la prima cosa che ci viene in mente sono i suoi mulini a vento. Nell’anticihitá l’uomo aveva già sfruttato questa caratteristica del territorio olandese per produrre energia per azionare macine e segherie, perché non sfruttarla ancora oggi? Effettivamente il potenziale per farlo sembrerebbe esserci. Le giornate senza vento nei Paesi Bassi sono veramente poche, soprattutto lungo la costa. E infatti il governo olandese ha pensato bene di sfruttare il vento per produrre energia e ridurre cosí il gap con la media europea.
Il Windpark Fryslân
Il parco eolico di Fryslân, il più grande parco eolico offshore del mondo, é stato costruito nell’Ijsselmeer, nel nord dell’Olanda, da un consorzio di appaltatori chiamato Zuiderzeewind. É stato recentemente inaugurato, dicembre 2021, e conta ad oggi 89 turbine capaci di generare 4.3 megawatt (MW). Su base annuale, il parco dovrebbe arrivare a produrre circa 1.5 terawattora (1.500.000 megawattora), capaci di coprire circa l’1.2% del consumo di elettricità olandese, corrispondente al consumo di circa 500.000 famiglie.
La costruzione del parco, iniziata nel 2019, avrebbe dovuto essere terminata a giugno del 2021 ma é stata ritardata di circa 6 mesi a causa del Covid e di tutta una serie di imprevisti legati alle condizioni meteo spesso proibitive verificatesi nella zona selezionata.
Per rendere l’idea della portata dell’opera, vorrei condividere con voi le misure delle pale eoliche che sono state installate nel parco. Le turbine sono alte 180 metri, due volte la Torre del Mangia di Siena, e interrate per ben 28 metri nel fondale marino. Le 3 pale, lunghe ognuna 65 metri, coprono un diametro di 130 metri. Viste da lontano sembrano delle girandole per bambini, ma da vicino sono decisamente impressionanti!
All’indirizzo www.windparkfryslan.nl potete trovare tutta una serie di informazioni interessanti riguardanti il parco eolico, quali la quantità di energia prodotta in tempo reale, la velocità e direzione del vento, il numero di turbine in riparazione e tanto altro ancora.
Sono l’unico a rimanere affascinato da queste opere dell’uomo per la salvaguardia dell’ambiente e della sua stessa esistenza?
Francesco Fiorentini – Lavora in Olanda come IT Business Partner in un’azienda farmaceutica belga-olandese. Dal 2018 abita ad Haarlem, una provincia del Noord-Holland a pochi chilometri di distanza da Amsterdam. Appassionato di computer e oggetti vintage, dirige una rivista gratuita dedicata al retrocomputing, RetroMagazine World . Nonostante questo e una bimba piccola che monopolizza il resto del suo tempo libero, ha deciso di raccontarvi le differenze principali tra Italia e Olanda in tema di ambiente ed ecosostenibilità.
Grande Francesco!!