È tempo di arrivare a decisioni concrete che vincolino tutti i Paesi partecipanti a ridurre le emissioni prodotte dal trasporto aereo.
di Roberto Romizi – Presidente ISDE Italia
Emissioni climalteranti da trasporto aereo: di seguito la lettera inviata da ISDE ai rappresentanti delle istituzioni internazionali e dei governi dei Paesi riuniti in questi giorni alla Climate Change Conference (UNFCCC COP 25) di Madrid, in programma dal 2 al 13 dicembre 2019.
Egregi Signori,
vi scrivo in qualità di presidente dell’associazione Medici per l’Ambiente-ISDE (International Society of Doctors for Environment)-Italia.
L’obiettivo principale dell’ISDE è quello di occuparsi della tutela dell’ambiente, sia a livello locale che globale, per prevenire e contrastare così le malattie e favorire, in un ambiente sano, condizioni di vita dignitosa e in salute per tutti.
Dieci anni fa, anche a questo proposito, abbiamo costituito un gruppo di studio specifico sul tema: Il trasporto aereo come fattore di inquinamento ambientale e rischio per la salute, coordinato dalla dottoressa Antonella Litta.
Il traffico aereo è infatti una rilevante fonte di emissioni di polveri (particolato-PM) e gas nocivi a effetto serra e contribuisce fortemente non solo al cambiamento climatico e all’inquinamento atmosferico, ma anche all’inquinamento acustico ed elettromagnetico, come dimostrato da un sempre più vasto numero di articoli e ricerche scientifiche.
Negli ultimi decenni il traffico aereo ha registrato una fase di crescita pressoché costante soprattutto per quanto riguarda il settore del trasporto merci e quello dei voli low cost, solitamente legato al turismo definito anche “mordi e fuggi”, determinando così un incremento notevole del suo impatto negativo sull’ambiente soprattutto in termini di inquinamento atmosferico, acustico e importante contributo ai cambiamenti climatici.
Secondo il rapporto dell’European Aviation Environmental– 2016 il numero di voli è aumentato dell’80% tra il 1990 e il 2014 ed è prevista una crescita di un ulteriore 45% tra il 2014 e il 2035.
Il 29 ottobre 2016 ISDE – Italia ha promosso a Firenze la I Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo. Il convegno ha voluto illustrare e proporre all’attenzione dell’opinione pubblica quanto dimostrato ormai da decenni di ricerca scientifica, ovvero che il trasporto aereo contribuisce in modo rilevante ai cambiamenti climatici e che le strutture aeroportuali con le connesse attività sono fonti consistenti di inquinamento ambientale e rappresentano un rischio concreto per le popolazioni residenti in prossimità degli aeroporti e per gli stessi lavoratori di questo settore.
Anche papa Francesco, nel suo discorso ai partecipanti all’incontro su “Economia di comunione” del 4 febbraio 2017, ha sottolineato come: “Gli aerei inquinano l’atmosfera ma, con una piccola parte del costo del biglietto, pianteranno alberi per compensare parte del danno creato”.
Purtroppo dal protocollo di Kyoto, e finora anche dalle più recenti conferenze internazionali sul clima (Parigi COP 2015, Marrakech COP 2016 e Katowize COP 2018), non è venuta alcuna disposizione e indicazione circa l’urgente necessità di ridurre il trasporto aereo e questo rende più difficile il raggiungimento dell’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale media entro i 2° C, rispetto ai livelli di temperatura globale del periodo preindustriale.
Da segnalare inoltre che i piani di miglioramento della qualità dell’aria predisposti nelle principali città in Europa, USA e Asia non inseriscono ancora la riduzione e la razionalizzazione del traffico aereo tra le misure per contrastare l’inquinamento dell’aria.
Per quanto sopra esposto, riteniamo che i Paesi che partecipano alla prossima conferenza sui cambiamenti climatici dovrebbero predisporre programmi nazionali e internazionali di riduzione e razionalizzazione del trasporto aereo, al fine di contrastare concretamente i cambiamenti climatici e limitare il rischio sanitario per le comunità esposte.
Per queste importanti e obiettive ragioni inviamo in allegato alcuni contributi scientifici su questo argomento. L’articolo Trasporto aereo e clima, in particolare, fornisce un quadro dettagliato dei problemi ascrivibili al trasporto aereo in Italia.
ISDE-Italia auspica vivamente che la prossima Conferenza sui cambiamenti climatici (UNFCCC COP 25) che si svolgerà a Madrid nel mese di dicembre porti a decisioni concrete che vincolino tutti i Paesi partecipanti a ridurre le emissioni prodotte dal trasporto aereo che tanto impatto negativo hanno su clima, ambiente e salute.
Clicca qua per scaricare gli allegati scientifici alla lettera
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