Il rapporto di Ambiente Italia confrontava il tovagliato in tessuto e l’usa e getta per il settore risto-alberghiero del Comune di Firenze.
di Marcello Bartoli
E’ arrivato alla nostra redazione uno studio che confronta le prestazioni ambientali tra il tovagliato tessile e quello monouso per il settore risto-alberghiero del Comune di Firenze. Il lavoro risale al giugno del 2013 ed è stato commissionato dal Consorzio Lavanderie Toscana ad Ambiente Italia, una società di consulenza ambientale attiva da trent’anni. Lo studio mette a confronto le prestazioni ambientali nell’intero ciclo di vita (acquisizione delle materie prime, produzione, distribuzione, utilizzo e fine vita) del tovagliato riutilizzabile in tessuto e di quello in carta monouso.
Queste in sintesi le conclusioni a cui giunge la ricerca:
– il consumo di risorse materiali ed energetiche, le emissioni inquinanti e la produzione di rifiuti legati all’utilizzo del tessile, considerando le possibilità di riuso garantite da un lavaggio su scala industriale, dimostrano che le prestazioni ambientali del tovagliato in tessuto sono migliori di quelle del tovagliato di carta monouso a partire da un numero di cicli di lavaggio maggiore di 20, valore molto inferiore a quello minimo (65) che mediamente il tovagliato in tessuto può sopportare prima di essere smaltito.
-Rispetto al tovagliato di carta, quello in tessuto consente un risparmio dell’80% di risorse materiali non rinnovabili, del 60% di risorse energetiche non rinnovabili, del 60% di acqua, del 55% di emissioni di gas a effetto serra e del 75% di rifiuti prodotti.
– A partire dai dati forniti da Confesercenti sul numero delle attività di ristorazione del Comune di Firenze e sulla loro tipologia (caratteristico, informale, elegante, ecc.), la frequenza di cambio del tovagliato e il numero di coperti annui erogati, la riduzione potenziale dell’impatto ambientale è stata calcolata in 3.600 tonnellate di emissioni evitate, corrispondenti a 1,5 giornate ecologiche (cioè senza circolazione di mezzi da trasporto).
– La riduzione dei rifiuti prodotti sarebbe invece pari al 50%, che da un punto di vista economico corrisponderebbe a un risparmio per il gestore dei rifiuti toscani compreso tra 111.000 e 185.000 euro all’anno, a fronte dei 340.000 euro che invece la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sarebbe costata se tutte le attività di ristorazione del Comune di Firenze avessero utilizzato solo il tovagliato in carta.
Quello che colpisce, però, non sono solo i dati. E’ curioso accorgersi di essere i primi a dare visibilità a questa ricerca. Probabilmente i portatori di interesse non erano riusciti a individuare un canale mediatico che si mettesse in loro ascolto. Possiamo immaginarci uno scenario dove ci siano interessi economici conflittuali tra un paradigma e l’altro, ma i dati di una ricerca è bene che siano pubblicati, ne va del bene della collettività. Siamo certi che lo studio stimolerà il dibattito, o almeno lo speriamo.
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