Ecosistema

Università di Firenze: il 60% delle foreste europee è a rischio

Università di Firenze: il 60% delle foreste europee è a rischio

I maggiori pericoli verrebbero da incendi, infestazioni di insetti e tempeste di vento. La causa, il riscaldamento globale.

 

FIRENZE – Le foreste sono in prima linea contro i cambiamenti climatici e hanno un ruolo insostituibile a livello biologico ed economico: contribuiscono alla tutela della biodiversità, svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione delle acque e del suolo (difesa da frane e erosioni), forniscono innumerevoli prodotti e cibo a centinaia di milioni di persone e sono tra i principali serbatoi di assorbimento del carbonio. Il loro contributo è fondamentale sia per mitigare l’impatto delle emissioni di gas serra sia per aiutare il pianeta ad adattarsi agli inevitabili cambiamenti del clima innescati dalle attività umane.

Le foreste e le altre terre boscate coprono oltre il 40% della superficie dell’Europa, ospitano molti ecosistemi e rappresentano una parte significativa della biodiversità del continente. Ma secondo un recente studio pubblicato su Nature Communications più del 60% della biomassa delle foreste europee sarebbe esposta a rischi legati a incendi, infestazioni di insetti o tempeste di vento provocate dal riscaldamento globale. Alla ricerca ha collaborato Gherardo Chirici, direttore del geoLAB dell’Università di Firenze.

I ricercatori hanno ricostruito l’evoluzione delle maggiori fragilità delle foreste europee applicando modelli di apprendimento automatico ai quali è stato possibile integrare i dati satellitari, quelli relativi al clima e ai fattori di disturbo. La ricerca, condotta da un team internazionale coordinato dal Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea in collaborazione anche con il Max-Planck Institute e le università di Valencia ed Helsinki, ha preso in esame dati tra il 1979 e il 2018.

Lo studio ha reso evidente che l’approvvigionamento di legno e il sequestro di carbonio del polmone verde europeo è a rischio, ma per fortuna non ancora compromesso – spiega Gherardo Chirici – La ricerca ci ha offerto anche nuovi elementi per analizzare i potenziali disturbi naturali provocati dal clima sulle foreste europee e rimarcare l’importanza di una gestione forestale basata su strategie di adattamento e mitigazione adeguate”.

Fonte: Università di Firenze

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