L’isola greca di Astypalea sta diventando un modello di sostenibilità con l’adozione di veicoli elettrici e l’uso di energie rinnovabili. Perché non imitarla?
di Sandro Angiolini
2 luglio 2023
La notizia ha fatto di recente capolino su pochi siti specializzati: nell’isola greca di Stampalia (o Astypalea), non lontana da Santorini, è in atto da circa tre anni una transizione energetica su cui ora sono disponibili i primi risultati. Positivi.
Il governo, in collaborazione con una nota fabbrica di automobili europea, ha infatti promosso vari investimenti in energie rinnovabili e soprattutto in servizi in grado di trasformare radicalmente il sistema di approvvigionamenti finora esistente. Con l’obbiettivo di coprire, entro il 2026, l’80% dei fabbisogni energetici complessivi grazie al solare.
Fino a tre anni fa sull’isola vivevano stabilmente circa 1.300 persone che utilizzavano 1.500 veicoli alimentati con combustibili fossili; i numeri aumentavano di 30 volte con l’arrivo dei turisti. Dal 2020 sono state progressivamente introdotte 20 colonnine di ricarica per auto elettriche (anche per un’ambulanza dello stesso tipo) e attivati un servizio di car sharing e uno di bus sharing, entrambi su prenotazione, anche dal proprio cellulare. Nei 12 mesi monitorati fino al maggio 2023 questi due servizi sono stati utilizzati per un totale di oltre 211.000 km, con il 25% degli abitanti dell’isola che si serve regolarmente di essi.
Ottenere risultati del genere in così poco tempo, e in un contesto socio-culturale non particolarmente sensibile alle innovazioni, dimostra che il cambiamento verso una società energeticamente sostenibile è possibile, nonostante ci siano ancora molti “gufi” che sostengono il contrario.
Il prossimo anno verrà inaugurato un impianto solare di 3,5 megawatt di potenza (altri più piccoli sono già stati installati), abbinato a un sistema di accumulo dell’energia per quando il sole non ci dovesse essere. In pratica, tutto il trasporto pubblico, compreso quello portuale, sta per essere elettrificato e alimentato localmente.
Una riflessione è d’obbligo: ma con tutte le isole e il know-how che ci ritroviamo era così difficile realizzare una o più esperienze del genere da noi in Italia?! No comment.
OLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.
Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.
È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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