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Unipi, Carlo Baroni: entro il 2300 ghiacciai a rischio scomparsa

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Lettera – denuncia pubblicata su Nature firmata da 38 scienziati di tutto il mondo. Unico italiano il professor Baroni, geologo dell’Ateneo di Pisa.

 

PISA – Dal 1960, i ghiacciai del nostro Pianeta hanno perso più di 9.000 gigatonnellate di ghiaccio, l’equivalente di uno strato spesso 20 centimetri esteso quanto la Spagna, e la previsione è che scompariranno quasi del tutto entro il 2300, con un conseguente e drammatico innalzamento del livello del mare in tutto il globo. E’ questo l’allarmante scenario che emerge da una lettera appello pubblicata a dicembre sulla rivista Nature firmata da 38 scienziati di tutto il mondo fra cui, unico italiano, il professor Carlo Baroni, geologo dell’Università di Pisa.

“Il tasso attuale di fusione dei ghiacciai provocato dal cambiamento climatico in atto è senza precedenti – spiega Carlo Baroni – moltissime catene montuose perderanno la maggior parte dei loro ghiacciai entro questo secolo, la fusione attuale è già responsabile dell’innalzamento del livello del mare di quasi 3 centimetri”.

“Vorrei sottolineare – ha concluso Baroni – che la lettera riprende in parte anche gli argomenti della “Carta dell’Adamello” sottoscritta dal nostro Ateneo e firmata la scorsa estate dai rettori di numerose Università italiane, dal Club Alpino Italiano (CAI) e dal CGI, che impegna le istituzioni aderenti a promuovere la formazione e la ricerca sul cambiamento climatico in atto, a testimonianza del grande impegno degli scienziati su questo tema”.

Fonte: Università di Pisa