Nel 2023 raccolta aumentata solo dello 0,7. Una migliore informazione sulla trasformazione dei rifiuti aumenterebbe la fiducia e l’impegno dei cittadini.
di Marcello Bartoli
15 novembre 2024
In pochi giorni sono giunte due notizie che riguardano l’inceneritore Picchianti di Livorno e quello di Case Passerini a Sesto Fiorentino. Nel capoluogo labronico RetiAmbiente conferma che il riarmo dell’inceneritore Picchianti non è “né economicamente né ecologicamente conveniente”. Sembra certo che l’impianto, chiuso ormai dal dicembre 2023, non rientrerà più in funzione. La seconda notizia è che Il Tar della Toscana ha respinto gli ultimi due ricorsi ancora pendenti presentati da QThermo Spa, poi confluita in Alia Spa, per realizzare l’inceneritore nella Piana fiorentina. Si chiude così ufficialmente la lunga vicenda giudiziaria che ha coinvolto nel tempo cittadini, associazioni e comunità locali.
Nel frattempo sono arrivati i dati regionali sulla raccolta differenziata. Nel complesso in Toscana è aumentata dello 0,7 per cento rispetto all’anno precedente, portandosi nel 2023 al 66,64 del totale. Nello stesso anno la produzione di rifiuti urbani è stata di 2,15 milioni di tonnellate, con una diminuzione dell’1% rispetto al 2022. Anche il dato pro capite è diminuito di 6,6 chili/abitante passando da 593 a 587 mentre la non differenziata è diminuita di quasi 23.000 tonnellate.
L’Ato Toscana Costa è stato il migliore in termini percentuali superando il 71 per cento, aumentando però meno di un punto rispetto all’anno precedente. L’Ato Toscana Centro scende sotto il 68% – quasi un punto in meno rispetto al 2022 – mentre Ato Toscana Sud supera il 58 per cento di raccolta differenziata con tre punti percentuali in più rispetto al 2022. Tra le Province si distingue come più virtuosa Lucca con il 77,48 per cento di raccolta differenziata, seguita da Prato (71), Massa Carrara (69,81), Pisa (69,4), Firenze con il 68,11 (-1 punto), Siena (63,39), Pistoia (63,21) e Livorno con il 61,10. Fanalini di coda Grosseto con il 59,43 % e Arezzo con il 56,52.
Neanche un mese fa in Valdera un coordinamento di associazioni ha manifestato per portare agli occhi dell’opinione pubblica le conseguenze, in termini di inquinamento ambientale, di un eccessivo ricorso alle discariche e la questione del Keu, i cui scarti risultano essere stati utilizzati anche nella lottizzazione del cosiddetto “Green Park” di Pontedera. Tra inceneritori che chiudono, o che mai apriranno, ci sono in cantiere progetti per lo smaltimento dei rifiuti come l’ossicombustore di Peccioli, cui si oppongono Zero Waste Italy e molte associazioni, o il biodigestore Cermec di Massa Carrara sul quale permangono i dubbi di alcuni esperti.
La strada maestra da seguire continua a essere quella dell’economia circolare, dell’aumento della raccolta differenziata e della costruzione di impianti per il recupero e il riciclo. Bisognerebbe però riflettere sul fatto che il cittadino medio, anche in Toscana, continua spesso a esprimere dubbi sulla gestione differenziata dei rifiuti poiché ne ignora il processo di trasformazione, ovvero cosa questi rifiuti diventino una volta arrivati a destinazione. La sensazione è che una migliore informazione da parte dei gestori, di carattere qualitativo e quantitativo, aumenterebbe di parecchio la fiducia e gli stimoli di ogni utente.
I 44 Comuni toscani più virtuosi
Il titolo di Comune più riciclone del 2023, comunque, va ancora a Gambassi Terme con l’88,32 per cento di raccolta differenziata, seguito da Capraia e Limite con 87,73 e Montecarlo (Lucca) con 87,41. A superare l’80 per cento di differenziata ci sono ben 44 Comuni toscani: Montelupo Fiorentino (87,37), Capannori (87,09), Calcinaia (86,81), Cerreto Guidi (86,79), Fucecchio (86,72), Lamporecchio (86,43), Certaldo (86,42), Larciano (86,20), Vinci (85,81), Massarosa (85,73), Monsummano Terme (85,66), Rufina (85,30), Castelfiorentino (85,11), Seravezza (84,91), Santa Maria a Monte (84,03), Empoli (84,02), Montespertoli (83,96), San Godenzo (83,90), Serravalle Pistoiese (83,86), Dicomano (82,74), Lastra a Signa (82,63), Casola in Lunigiana (82,37), Filattiera (82,37), Villafranca in Lunigiana (81,76), Bagnone (81,66), Scarperia e San Piero (81,61), Montignoso (81,50), Lucca (81,49), Londa (81,35), Rignano sull’Arno (81,32), Cascina (81,27), Bientina (81,07), Barberino Tavarnelle (81,02), Ponte Buggianese (80,93), Pieve a Nievole (80,89), Buggiano (80,85), Montaione (80,81), Borgo a Mozzano (80,56), Pietrasanta (80,07), Podenzana (80,03), Scandicci (80,03).
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