L’ultimo esempio? La valanga di critiche per un piccolo rincaro (circa l’1%) delle tariffe Lufthansa dovuto all’adozione di carburanti più green.
di Sandro Angiolini
1 luglio 2024
Molti di voi avranno notato che, almeno da 3-4 anni, alcuni media (soprattutto su internet) non perdono occasione per scagliarsi contro i cosiddetti “estremisti ambientali” o contro le “follie ambientaliste”. Mi ci vorrebbero pagine intere per elencare gli obbiettivi di tali critiche, che spesso non hanno alcun fondamento reale ma sono semplicemente delle fake news. Nella sostanza: è il solito gioco del trovare un comodo capro espiatorio di un problema complesso in una proposta portata avanti (ma molte volte non solo) da chi ha a cuore l’ambiente.
Vediamo l’ultimo esempio, di cui si è parlato in settimana. La compagnia aerea Lufthansa ha annunciato che, dal 2025, applicherà un piccolo aumento del prezzo dei suoi biglietti per compensare la necessità di utilizzare carburanti più sostenibili sui suoi aerei. Chiaramente l’aumento dipenderà dalla lunghezza del volo: più chilometri fai, più devi spendere per sostituire una parte del solito carburante con alternative che rilasciano meno emissioni nocive in aria.
Apriti cielo: sono piovute le solite critiche nei confronti dell’Europa (che ha imposto a tutte le compagnie lo stesso trattamento) e degli ambientalisti. Ma a quanto ammonta l’aumento? A circa l’1% del costo del biglietto ordinario. Per capirci: un volo breve da 100 euro passerà a 101 euro, uno internazionale da 500 a 505 euro. Vi sembra tanto? A me no, soprattutto se si considera che l’aereo lo prendono normalmente persone che possono spendere (per andare in vacanza o per motivi di lavoro) più delle fasce meno abbienti della popolazione. Quindi si tratta di un costo “giusto” per molteplici aspetti: perché favorisce un passo verso la maggiore sostenibilità ambientale e perché insiste su chi se lo può permettere meglio.
Un rumore che invece non fa bene all’ambiente e non è giustificato lo ha segnalato pochi giorni fa l’articolo di un quotidiano spagnolo (El Pais). Ad Almeria (Andalusia) gli scienziati hanno certificato che diverse gazzelle presenti in un’area protetta locale sono morte in seguito allo stress provocato da una serie di concerti ad alto volume organizzati all’interno del parco La Hoya, vicinissimo alla città.
Qualcuno si ricorda le feroci polemiche di pochi anni fa riguardo ai concerti di un noto artista italiano su alcune spiagge poste in prossimità di aree protette? Ecco, credo che, come in tante altre situazioni, occorra sempre adottare il “principio di precauzione” e ascoltare il parere di chi ne sa di più dell’ambiente. Proprio per non fare danni e per evitare brutte figure…
OLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.
Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.
È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
Vedi a questo link.
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