Un appello di Legambiente Arcipelago Toscano. “E’ ora di aprirla finalmente al pubblico. La nuova amministrazione comunale faccia del recupero della torre una priorità”.
ISOLA D’ELBA (LI) – Il 28 dicembre un fulmine ha colpito la torre medicea di Marciana Marina, danneggiandone gravemente la sommità e alcune strutture interne. Una pessima notizia che, tuttavia, si potrebbe trasformare nell’occasione per avviare finalmente un vero progetto di ripristino e valorizzazione troppo a lungo rinviato. E’ quanto sostiene Legambiente Arcipelago Toscano, che negli anni ha condotto una lunga battaglia perché la torre tornasse a essere un bene pubblico.
“La Torre di Marciana Marina, simbolo del Comune, è ritornata pubblica dopo anni di battaglie e denunce di Legambiente Arcipelago Toscano – dichiarano dall’associazione – e grazie alla decisiva azione dell’amministrazione di centro-sinistra degli anni ’90, ma il monumento ha continuato a restare praticamente inaccessibile ai suoi legittimi proprietari: i cittadini di Marciana Marina, e agli ospiti estivi.
Ora il fulmine che si è abbattuto sulla Torre richiama tutti, a partire dalla Soprintendenza, dal Ministero dei Beni Culturali e ambientali e dalla Regione Toscana, a mettere finalmente e immediatamente mano a un progetto di recupero conservativo del monumento.
Legambiente invita la nuova amministrazione comunale marinese a fare del recupero della Torre una priorità, con un progetto che la renda di nuovo alla comunità e che faccia diventare questo importante monumento lesionato dal fulmine una risorsa culturale e turistica, così come lo avevano pensato Legambiente e i cittadini e le forze politiche che avevano appoggiato la nostra battaglia perché la Torre ridiventasse un bene comune e pubblico.
Fonte: Legambiente Arcipelago Toscano
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