Venerdì 14 luglio incontro dibattito per la libertà d’informazione con esperti e giornalisti. Domenica 16 concerto Jazz for Planet in anteprima assoluta.
di Marcello Bartoli
12 luglio 2023
BARBERINO TAVARNELLE (Fi) – Il 2022 è stato un anno nero per i giornalisti e la libertà di stampa: sono stati 86 i reporter uccisi, per lo più al di fuori delle zone di guerra. E’ quanto mai necessaria la libertà di espressione ma l’Italia, nonostante abbia recuperato 17 posizioni nella classifica mondiale annuale pubblicata da Reporter sans frontieres (Rsf) a maggio, si attesta solo al 41/o posto. Lo stesso presidente americano Joe Biden ha affermato che “nessun giornalista dovrebbe rischiare la propria vita per la ricerca della verita”.
La libertà di stampa è uno dei pilastri della democrazia, perché il libero convincimento che porta al voto e alla sovranità elettorale dei popoli si determina attraverso la formazione dell’opinione pubblica, ma l’opinione pubblica si forma se c’è libertà di espressione. In molti Paesi ci si continua a interrogare sui motivi che hanno causato l’arresto del giornalista e attivista australiano Julian Assange, attualmente detenuto nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh, nel Regno Unito. Su di lui pende una richiesta di estradizione degli Usa per accuse che derivano direttamente dalla pubblicazione di documenti segreti nell’ambito del suo lavoro con Wikileaks, l’organizzazione di cui è cofondatore e caporedattore. Rischia fino a 175 anni di carcere negli Stati Uniti per spionaggio e per aver rivelato documenti secretati relativi a presunti crimini di guerra commessi dall’esercito americano.
Il Comitato Culturale Tignano ha messo così l’attenzione sul caso Assange e, in occasione della 34°esima edizione del Tignano Festival per l’Ambiente e l’Incontro tra i Popoli, ha organizzato un incontro dibattito sul caso, divenuto ormai simbolo di un moto di giustizia planetario. Venerdì 14 luglio dalle ore 21:30 il palco del Castello di Tignano avrà il piacere di ospitare: Berenice Galli, giornalista indipendente e attivista; Germana Leoni, giornalista e saggista; Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti.
Proprio Bartoli, qualche mese fa, ha insignito Julian Assange della tessera ad honorem dell’Ordine dei giornalisti come atto simbolico di vicinanza e sostegno a lui e alla libertà di stampa: “Se una corte inglese deciderà di estradarlo negli Usa, in Inghilterra – che è stata la culla del diritto di cronaca – si celebrerà il funerale della libertà di informazione”. L’ingresso all’incontro è libero.
Berenice Galli è stata l’unica giornalista italiana a seguire il processo a Julian Assange da Londra e ha intervistato in esclusiva italiana molte volte il padre John Shipton. Porta avanti da anni le campagne “Assange libero per le nostra libertà”.
Germana Leoni è stata reporter dal Sud-est asiatico per il Il Giornale di Indro Montanelli e, dopo l’abbandono del direttore, per L’Indipendente di Vittorio Feltri. Dal Sud-est asiatico ha coperto la guerra civile di Cambogia, dove ha avuto in Tiziano Terzani un amico e maestro d’eccezione. Ha collaborato con settimanali come Panorama e Il Borghese, con la radio tedesca Westdeutscher Rundfunk, con il periodico tedesco Greenpeace Magazine (Amburgo) e con la Voce del Ribelle di Massimo Fini. È coautrice di Schmutzige Geschaefte und Heiliger Krieg (Pendo Verlag) e Somalia (Editori Riuniti), autrice di Bush and Bush (Editori Riuniti), Rapporto Medusa (Mursia), Lo Stato Profondo (Imprimatur) e Julian Assange. Niente è come sembra. (Nexus Edizioni).
A chiudere il Tignano Festival, domenica 16 luglio alle 21.30, il concerto Jazz for Planet, un’emozionante cavalcata musicale tra citazioni poetiche e aforismi a difesa dell’ambiente e della pace. Sul palco: Tiziana Simona, voce; Raffaello Pareti, contrabbasso; Giulio Visibelli, flauto e sassofono e Guglielmo Santimone, pianoforte.
Si tratta di un progetto costruito ad hoc, un concerto esclusivo in anteprima assoluta realizzato grazie alla caparbietà di Tiziana Simona, poliedrica artista senese che a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 ha partecipato a progetti jazz di livello internazionale in compagnia di musicisti come Tristan Honsinger, Jean Jacques Avenel, Toshinori Kondo, Kenny Wheeler, Enrico Rava, Tino Tracanna, Riccardo Bianchi, Luca Flores, John Taylor, Stefano Bollani, Butch Morris, Mal Waldron, Sean Bergin, Michael More, Han Bennink, Fulvio Maras, Paolino Dalla Porta, Nenê Lima Filho. Ingresso libero.
Raffaello Pareti ha suonato e collaborato a progetti discografici con Antonello Salis, Enrico Rava, Rita Marcotulli, Pietro Tonolo, Paolo Fresu, Toots Thielemans, David Murray, Stefano Bollani, Sergio Caputo e suonato con maestri del jazz come Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Chet Baker, Art Farmer e Kenny Wheeler.
Giulio Visibelli ha collaborato tra i tanti con Stefano Battaglia, Fabio Jegher, Gianni Coscia, Mal Waldron Neji Trio, Tullio De Piscopo, Paul Wertico, Norma Winston, Sergio Caputo Quintet, Giorgio Gaslini, Franco Cerri Sestetto, Enrico Rava, Paol Fresu.
Guglielmo Santimone dal 2022 è docente ai preaccademici di pianoforte presso l’accademia Siena Jazz e vanta prestigiose collaborazioni. Si è esibito sia come solista che in ensemble in importanti rassegne quali: Pianocity Napoli, Volterra Jazz, Barga Jazz Festival, Jazz all’Aquila, Casa del Jazz (Roma), Teatro San Carlo Napoli Teatro, Amsterdam Keep an Eye Jazz Award, Teatro La Fenice Venezia.
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