Scoperti dall’associazione tartAmare. Nidificazione fallita a Forte dei Marmi: spaventata dalla confusione la tartaruga ha preferito rinunciare.
di Gabriella Congedo
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA (Gr) – Sembra incredibile ma anche quest’anno i primi due nidi di Caretta caretta della Toscana sono stati trovati a Castiglione della Pescaia. Scoperti entrambi dallo staff dell’associazione tartAmare (www.tartamare.org) che dai primi di giugno perlustra attivamente le spiagge della Maremma.
Sarà pure una coincidenza ma è come se mamma tartaruga avesse una predilezione speciale per questo tratto di costa maremmana. Basta farsi due conti. Nell’estate 2020 le spiagge di Castiglione della Pescaia hanno ospitato ben 4 nidificazioni sulle 6 accertate in Toscana. Quest’anno siamo a quota 2 ma la stagione è appena all’inizio. Non bisogna poi dimenticare che a queste latitudini le nidificazioni di tartaruga marina, anche se più frequenti in Toscana negli ultimi anni, rimangono un evento eccezionale.
I due nidi sono stati scoperti a distanza di pochi giorni, il 25 e il 28 giugno. Il merito del primo va a Davide Petri, presidente di tartAmare e infaticabile cercatore di tracce. Quanto al secondo nido, lo staff dell’associazione ha notato una traccia sulla sabbia e, dopo parecchie ore di lavoro, infine ha trovato le uova. E’ stata una fortuna, spiegano, perché da ora in avanti la spiaggia sarà molto frequentata e soggetta a pulizia. Se le uova non fossero state individuate e messe in sicurezza con una recinzione il nido sarebbe andato certamente distrutto.
È fallito invece un tentativo di nidificazione a Forte dei Marmi. A darne notizia gli operatori dell’Oasi Wwf Dune di Forte dei Marmi. Ecco com’è andata: la notte tra il 27 e il 28 giugno una tartaruga è uscita dal mare nella zona tra Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta e ha tentato disperatamente di trovare un posto e un po’ di tranquillità per deporre. Non c’è stato verso. Disturbata da luci e schiamazzi delle molte persone che erano avvicinate per assistere all’evento ha preferito rinunciare ed è rientrata in mare.
“Ricordiamo a tutti che la Caretta caretta è una specie vulnerabile, che subisce la minaccia della riduzione degli habitat di nidificazione – spiegano i ricercatori Cecilia Mancusi e Marco Zuffi – Da alcuni anni nidifica lungo le coste della Toscana ma non si era mai spinta così a nord”. “Le tartarughe marine sono animali selvatici schivi e solitari, necessitano di silenzio, buio e assoluta tranquillità” aggiungono da tartAmare.
Quel silenzio e quella tranquillità che la tartaruga di Forte dei Marmi non ha potuto avere. Speriamo che quanto accaduto serva di lezione su come ci si deve comportare in questi casi. Intanto, però, quello che sarebbe stato un evento straordinario è sfumato.
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