Esperienze e progetti per proteggere i nidi di questi antichissimi rettili sulle nostre spiagge e un corso di formazione per volontari.
Redazione
2 marzo 2024
ISOLA D’ELBA (Li) – Dopo le deposizioni record del 2023 l’isola d’Elba è diventata l’area della Toscana preferita dalle tartarughe marine Caretta caretta nella loro ricerca di nuovi siti più a nord.
Una storia iniziata con la prima eccezionale nidificazione a Marina di Campo nel 2017, che ha dato il via a un’attività di volontariato per la ricerca delle tracce e la sorveglianza dei nidi che ha coinvolto centinaia di volontari e che è diventata, grazie alla partecipazione di ricercatori, di ARPAT e al sostegno del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e dei Comuni interessati, una splendida occasione di citizen science e conoscenza per migliaia di turisti.
Questa rete è curata da Isa Tonso, responsabile del progetto tartarughe di Legambiente Arcipelago Toscano e del Parco Nazionale, e fa parte del grande progetto europeo LIFE TurtleNest coordinato da Legambiente nazionale mentre a livello regionale i dati raccolti da volontari e ricercatori confluiscono nel progetto NatNet della Regione Toscana a cui partecipano le università di Pisa, Siena e Firenze insieme a Istituto Zooprofilattico e ARPAT.
Un meccanismo da gestire con cura, che è riuscito a far finire le schiuse dei nidi elbani sui maggiori giornali e televisioni italiani e di mezza Europa ma ha anche messo in luce i rischi che corrono questi antichissimi e pacifici rettili e i loro piccoli sulle spiagge. Salvare le tartarughe marine e offrire loro un habitat accogliente è anche un’assicurazione per un turismo sostenibile che curi le spiagge per le tartarughe e per gli esseri umani.
Per questo Legambiente Arcipelago Toscano, in collaborazione con Parco Nazionale Arcipelago Toscano e Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT) organizza per venerdi 8 marzo, a partire dalle ore 14,30 alla Gattaia a Portoferraio, il convegno “Dall’isola delle tartarughe all’Elba amica delle tartarughe” che riunirà i protagonisti elbani, toscani e nazionali di questa splendida avventura. Saranno affrontati i problemi emersi con le nidificazioni delle tartarughe ma anche le possibilità e l’occasione di migliorare il nostro rapporto con mare e spiagge che ci regalano queste affascinanti visitatrici e i loro piccoli. Il convegno sarà concluso con il Tartaperitivo dell’8 marzo per festeggiare le tartarughe e le volontarie che se ne prendono cura.
E alle volontarie e i volontari (ma anche ai curiosi) è dedicata anche il corso di formazione “Come riconoscere le tracce di tartaruga marina – Tutela delle tartarughe nidificanti, sorveglianza dei nidi e della schiusa” che si terrà sabato 9 marzo, dalle 11 alle 13, al Centro di Educazione Ambientale Dune di Lacona, Lacona (Comune di Capoliveri).
Alle due iniziative sono invitati volontari, amministratori comunali, gestori di concessioni balneari, operatori turistici, guide ambientali e chiunque sia interessato alle tartarughe marine che hanno scelto l’Elba come loro nuovo nido.
Info, prenotazioni e segreteria organizzativa: 340 7113722 – legambientearcipelago@gmail.com
Il programma completo
Venerdì 8 marzo ore 14,30, La Gattaia – Portoferraio “Dall’isola delle tartarughe all’Elba amica delle tartarughe”
Isa Tonso, responsabile progetto Tartarughe Arcipelago Toscano
“Le tartarughe marine all’Elba: volontariato, citizen science e problemi da affrontare”
Maurizio Burlando, direttore Parco Nazionale Arcipelago Toscano
“Il Parco Nazionale e il progetto tartarughe marine”
Marco Zuffi, erpetologo del Museo di Storia Naturale di Calci, Università di Pisa
“Nidifico con difficoltà ma nidifico. Ovvero la riproduzione di Caretta caretta nel 2023”
Letizia Marsili, Dipartimento Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, Università di Siena
“Può la contaminazione ambientale influire sul successo di schiusa? Risultati preliminari sui nidi della Toscana”
Elena Maggi, biologa marina, Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa
“Inquinamento luminoso notturno e ambienti marini costieri: cosa ne sappiamo e cosa ci chiede l’Europa?”
Fulvio Maffucci, tecnologo, Dipartimento di Conservazione Animali marini e Public Engagement Stazione Zoologica Anton Dohrn
“Abbassiamo le luci per salvare i nidi di tartaruga marina: l’intervento pilota del progetto LIFE TURTLENEST“.
Valentina Mennona – Osservatorio Toscano per la Biodiversità
“L’impegno della Regione nella tutela della natura e del mare”
Antonio Melley e Cecilia Mancusi, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana
“L’importanza di Arpat nel monitoraggio della biodiversità marina”
Antonino Morabito, responsabile nazionale Cites e Benessere animale, Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità Legambiente Nazionale
“Il progetto TurtleNest, Legambiente per le tartarughe marine”
Conclusioni: Giampiero Sammuri, presidente Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Coordina il dibattito Umberto Mazzantini, responsabile mare Legambiente Toscana
Tartaperitivo dell’8 marzo, per festeggiare le tartarughe e le volontarie che se ne prendono cura
Sabato 9 marzo ore 11–13, Centro di Educazione Ambientale Dune di Lacona, Lacona – Capoliveri
Corso di formazione per volontarie e volontari (i curiosi sono ben accetti) “Come riconoscere le tracce di tartaruga marina – Tutela delle tartarughe nidificanti, sorveglianza dei nidi e della schiusa”. Partecipano Isa Tonso, responsabile progetto Tartarughe Legambiente e Parco Nazionale; Marco Zuffi, erpetologo del Museo di Storia Naturale di Calci, Università di Pisa; Cecilia Mancusi, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana.
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