Erano dati quasi per spacciati ma ieri sera un controllo degli esperti di tartAmare ha rivelato che nonostante le basse temperature di ottobre le uova stanno bene.
di Gabriella Congedo
PIOMBINO, SAN VINCENZO (Li) – Questo maledetto 2020 è stato poco fortunato anche per i nidi di tartaruga marina in Toscana: a fronte di un numero record di deposizioni – 5 accertate più 2 presunte – le nascite sono state pochissime. Colpa soprattutto delle mareggiate di fine estate, e quest’anno la Toscana ne ha viste di eccezionali. Trattandosi poi di deposizioni tardive, avvenute cioè in una fase avanzata dell’estate, i nidi sono stati più esposti a questi fenomeni avversi.
Adesso però arriva finalmente una buona notizia, del tutto inaspettata e sorprendente: i due nidi di Baratti (Piombino) e Rimigliano (San Vincenzo), dati ormai per spacciati, stanno benone. Lo comunica tartAmare, la Onlus che gestisce 5 dei 7 nidi toscani, tra i quali appunto i due della costa livornese.
Ieri sera gli esperti dell’associazione, preoccupati perchè le temperature nel mese di ottobre sono molto calate, hanno deciso di fare un controllo sulle due nidificazioni: il timore, più che fondato, era che lo sviluppo delle tartarughine si fosse interrotto. Si sono serviti di una speciale tecnica, la speratura delle uova, che consente di verificarne la crescita durante il processo di incubazione. E, incredibile ma vero, hanno constatato che le uova sono in buono stato e vitali e gli embrioni in stadio avanzato di sviluppo.
Ovviamente questo ha rappresentato una boccata di ossigeno per i volontari che ormai non ci speravano più, ma è anche un fatto molto interessante dal punto di vista scientifico. “Siamo in Toscana, l’area più a nord di nidificazione ormai “regolare” della Caretta caretta, e siamo quasi a novembre” dicono dall’associazione.
A questo punto non rimane che aspettare e vedere cosa succederà. La natura ha tante cose da insegnarci, una di queste è la pazienza.
Fonte: associazione tartAmare
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