Forests for life Toscana, lanciato un anno fa, offre una mappatura dei tagli ritenuti devastanti. E attraverso un modulo chiunque può fare segnalazioni.
Redazione
Boschi ridotti a “stecchini”, ecosistemi distrutti, corsi d’acqua privati di tutta la vegetazione riparia. Il patrimonio forestale della Toscana è sotto attacco, accusano gli ambientalisti. Tant’è che sabato scorso, 28 maggio, un presidio in difesa dei boschi davanti al Consiglio Regionale della Toscana ha visto la partecipazione di centinaia di manifestanti.
Da un anno a questa parte però c’è uno strumento in più per segnalare abusi e tagli selvaggi: Forests for life Toscana, il sito lanciato nella primavera 2021 dal WWF Toscana dedicato alla conoscenza, ma soprattutto alla difesa, di boschi e foreste della nostra regione.
La Toscana ha una legge e un Regolamento forestale non adeguati alla conservazione dei suoi ecosistemi boschivi, spiega l’associazione ambientalista, e si assiste sempre più spesso a tagli drastici e distruttivi condotti in nome di interessi economici legati alla produzione di energia da biomasse e alla filiera del legno. Ma qualcosa si può fare.
Una rete di segnalatori contro gli abusi
Attraverso Forests for Life Toscana il WWF sta creando una vasta e capillare rete di segnalatori che danno una mano a censire gli abusi, ma anche le bellezze meno conosciute che hanno bisogno di protezione.
Per questo una sezione del sito è dedicata al censimento e alla mappatura dei tagli boschivi ritenuti devastanti, che possono essere segnalati da chiunque compilando un semplice modulo sul sito. Lo scopo è quello di avere il quadro complessivo dei tagli sul territorio regionale.
Ma è possibile segnalare anche quello che la Toscana conserva ancora di prezioso: i rimanenti boschi “vetusti” e quelli particolarmente ricchi di biodiversità e che necessitano di protezione.
Sul sito si possono poi trovare mappate le segnalazioni di attivisti e cittadini e chi vuole può aggiungere il suo contributo.
Boschi e foreste dall’A alla Z
Un’altra sezione ha finalità educative rispetto al grande ruolo che gli ecosistemi boschivi svolgono per la conservazione della biodiversità e per tutti i servizi ecosistemici.
Foto, documenti e link di riferimento danno la possibilità di ampliare le proprie conoscenze sui boschi a livello botanico, entomologico, faunistico, selvicolturale, ecologico e di mettere in rete i tanti che oggi vogliono difendere il capitale naturale toscano. Infine il progetto educativo “La scuola va in foresta” che vede le guide ambientali del WWF impegnate a portare i ragazzi nel mondo dei boschi con incontri in classe ed esperienze dirette sul campo. Perchè, predicava San Bernardo Chiaravalle, “troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà”.
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