“La valutazione era sbagliata oppure si è sbagliata pianta” sostiene il vice presidente della sezione fiorentina. Che chiede alla Direzione Ambiente di sospendere tutti gli interventi.
FIRENZE – In viale Don Minzoni a Firenze qualche giorno fa si sarebbe consumato l’ennesimo abbattimento di un albero sano e maestoso. La denuncia viene da Mario Bencivenni, vice presidente di Italia Nostra Firenze. L’albero in questione è un bagolaro (Celtis australis) e fa, anzi faceva parte dell’alberata storica del viale ottocentesco.
Bencivenni ha documentato con una serie di foto l’abbattimento della pianta “appartenente a un viale storico (l’ex viale del Pallone e poi della Regina Vittoria, oggi Don Minzoni), progettato da Poggi nel quadro del Piano per Firenze Capitale. La sistemazione a verde fu realizzata dal tecnico giardiniere Attilio Pucci, chiamato allora a fondare e dirigere il “Servizio comunale dei giardini e pubblici passeggi”.
Da giorni i residenti erano preoccupati alla vista di numerosi alberi del viale marchiati da una croce rossa, racconta Bencivenni, senza che nessun avviso pubblico spiegasse cosa si intendeva fare. Poi sono spuntati i cartelli di divieto di sosta e lunedì pomeriggio è arrivata la ditta incaricata dal Servizio Giardini comunale dell’abbattimento.
Solo allora “si è appreso dal responsabile del cantiere che la pianta era stata dichiarata in classe D da relativa VTA (Visual Tree Assessment, Valutazione di stabilità degli alberi, ndr) e che da quanto lì riportato risultava da perizie strumentali in gran parte marcia all’interno. La sequenza delle immagini credo parli da sola e dimostra solo una cosa: la non corrispondenza di quanto sembrerebbe detto nella perizia e lo stato reale documentato dai vari pezzi della pianta caduti sotto la motosega. I rami dell’impalcato e i resti del castello fanno vedere una pianta sanissima e il tronco dell’albero sopravvissuto ai tagli effettuati nel pomeriggio ricorda una possente colonna di un tempio. Sfido qualunque agronomo-forestale a dirmi se alla prova dei fatti delle parti sezionate del cadavere di questa pianta essa doveva essere classificata in classe D, oppure se era prossima al cedimento”.
Secondo il vice presidente di Italia Nostra non rimangono che due possibilità: “1. Che si sia sbagliata pianta e che quella valutazione si riferisse ad altra pianta; 2. Che la VTA sia sbagliata”.
Ormai il danno è fatto ed è ingente, commenta amaramente Bencivenni. Che nel rivolgersi ai responsabili del Servizio Giardini del Comune esige spiegazioni “veritiere e plausibili” e soprattutto chiede di “sospendere tutti gli interventi previsti su viale Don Minzoni fino all’apertura di un dibattito pubblico che illustri i criteri e le giustificazioni che hanno guidato questo intervento”.
Fonte: Italia Nostra sezione di Firenze
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