Si allarga a macchia d’olio il problema degli scarichi abusivi, che nei mesi scorsi ha coinvolto i comuni della Piana. I sacchi neri portati nella notte ai contenitori con furgoni.
GREVE IN CHIANTI (FI) – Il problema degli scarichi abusivi di rifiuti tessili, che nei mesi scorsi ha coinvolto i Comuni della Piana fiorentina, ha raggiunto la frazione di Strada in Chianti. Qui da più di un mese i tecnici e gli Ispettori ambientali di Alia SpA, insieme ai Carabinieri e alla Polizia municipale, stanno cercando di individuare la provenienza di questi rifiuti speciali, smaltiti illegalmente all’interno dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti urbani. Via Torello da Strada, via Jacopo da Strada, via Poggio ai Mandorli, via della Chiesa, via Arpioni, via Ferrero, via Togliatti sono le strade più colpite.
Ogni mattina decine di sacchi neri contenenti scarti tessili, voluminosi e pesanti, vengono trovati all’interno dei cassonetti destinati alla raccolta differenziata dell’organico o di carta e cartone, oltre a intasare quelli per i rifiuti indifferenziati (ma non per rifiuti speciali). Con la conseguenza che diventa impossibile selezionare e avviare al riciclo i materiali inseriti correttamente dagli abitanti di Strada, con costi aggiuntivi di trattamento e smaltimento.
Il problema degli scarichi abusivi, finora legato all’abbandono di ingombranti o di inerti di provenienza per lo più domestica, è oggi legato agli scarti tessili. La causa è semplice: a partire dall’inizio dell’anno nei Comuni dell’area pratese, dove si concentrano le aziende di produzione, questi rifiuti sono stati classificati come speciali. E come tali devono essere smaltiti. Chi li produce deve rivolgersi ad aziende specializzate, dove tutto è documentato e tracciato. Qualcuno lo fa, ma in parecchi preferiscono rivolgersi alle filiere illegali. I rifiuti speciali, in questo caso tessili, vengono caricati su furgoni e abbandonati in piena notte, anche a grande distanza dal luogo di origine.
Nella sola area pratese ogni anno sono oltre 26.000 le tonnellate di scarti tessili che ora dovrebbero essere smaltiti come rifiuti speciali. Se all’inizio l’attività illegale di abbandono ha invaso i Comuni della Piana fiorentina più vicini alle aziende tessili, adesso il problema si è allargato a macchia d’olio anche in alcuni Comuni del Chianti. L’attività di controllo è massiccia, basti pensare che il deposito comunale di Prato è pieno di decine di furgoni sequestrati – usati per trasportare abusivamente gli scarti tessili.
Carabinieri, Polizia municipale e ispettori ambientali Alia hanno intensificato i controlli, ma è importante che gli abitanti di Strada, se vedono automezzi o movimenti strani nei pressi dei cassonetti, soprattutto nelle ore serali, lo segnali tempestivamente alle Forze dell’Ordine.
Fonte: Alia SpA
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