Ecosistema

Stop al recupero delle ecoballe nel golfo di Follonica, interviene Legambiente

Un'ecoballa recuperata lo s orso autunno (foto Guardia Costiera)
Un'ecoballa recuperata lo s orso autunno (foto Guardia Costiera)
Il Cigno Verde toscano scrive al presidente della Regione e al sindaco di Piombino: “Preoccupati per possibile disastro ambientale, necessari nuovi solleciti da parte delle istituzioni”.

 

FOLLONICA (Gr)Sessantatré tonnellate di rifiuti plastici giacciono da 5 anni sui fondali del Golfo di Follonica. Si tratta delle 56 ecoballe perse nel luglio del 2015 da una motonave diretta nel Mar Nero.
Per recuperarle, finalmente lo scorso luglio il Governo aveva nominato un commissario straordinario, il Contrammiraglio Aurelio Caligiore. Ma quando le operazioni stavano procedendo nel migliore dei modi è arrivato lo stop del Garante della concorrenza che ha dichiarato incompatibile il suo ruolo causa conflitto d’interessi. Un ingorgo burocratico che ha fermato tutto.
Sulla questione interviene adesso Legambiente, che scrive al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e al sindaco di Piombino Francesco Ferrari. La lettera aperta è firmata da Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, Umberto Mazzantini, responsabile Mare di Legambiente Toscana e Adriano Bruschi, presidente di Legambiente Val di Cornia.

Egregio Presidente, egregio Sindaco,
più volte sollecitati in questo senso da soci e cittadini, con la presente siamo a significare loro la nostra più profonda preoccupazione per la mancata rimozione delle 56 ecoballe disperse ormai cinque anni fa dalla motonave Ivy al largo di Piombino, nei pressi dell’Isolotto di Cerboli, in pieno Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e nel bel mezzo del Santuario dei Cetacei Pelagos. Ben 63.000 kg di plastiche eterogenee si stanno sfaldando, minacciando d’inquinare in modo irreversibile sia i fondali bassi del canale che tratti molto estesi di costa. Non crediamo di esagerare nel dire che si tratta potenzialmente di un disastro ambientale, così come codificato dalla Legge 68/2015.

Sappiamo inoltre che Lei, presidente Rossi, il 4 marzo scorso, ha inviato una lettera al Capo della Protezione Civile Borrelli nella quale ha giustamente chiesto “lo stato di emergenza di rilievo nazionale, ai sensi dell’articolo 24 del D.Lgs. n.1/2018”. Lettera nella quale ha condiviso l’opportunità che ad essere individuato quale Commissario Straordinario per l’emergenza Cerboli fosse il contrammiraglio Aurelio Caligiore, sul quale però pende l’azione dell’Autorità garante della Concorrenza per potenziale conflitto di interessi.

Sappiamo ancora che Lei, sindaco Ferrari, il 2 aprile scorso, ha inviato un’altra missiva al Capo della Protezione Civile e al Prefetto di Livorno Tomao per sollecitare un intervento urgente volto a recuperare il carico e per chiedere la continuità operativa dell’ufficio a suo tempo deputato allo scopo. Un intervento forte, che segue il Suo appello al presidente della Repubblica Mattarella e al presidente del Consiglio dei Ministri Conte alla fine di febbraio, su mandato dell’intero Consiglio Comunale della città di Piombino.

Ebbene, trascorso invano tutto questo tempo e nonostante le suddette lodevoli iniziative istituzionali, dall’Autorità garante della Concorrenza non ci risultano decisioni atte a chiudere il procedimento su Caligiore, , tanto meno, ci pervengono notizie di provvedimenti che rimettano in moto il lavoro di ricerca e recupero delle ecoballe disperse.

Pienamente convinti dell’urgente necessità di un Commissario operativo, dotato di delega piena, e preoccupati per una stagione balneare già severamente messa a rischio dalla pandemia ma che rischia di essere azzerata dallo spiaggiamento continuo di rifiuti plastici, siamo pertanto a chiedere al presidente Rossi e al sindaco di Piombino: 1) se hanno poi ricevuto risposte alle loro lettere; 2) se risulta loro siano stati presi provvedimenti da parte delle autorità interpellate, in particolare dal Governo; 3) e se, in ogni caso, non ritengano di dover intraprendere nuove iniziative istituzionali volte a risolvere questo spiacevole intrigo burocratico.
In attesa di un gentile riscontro, porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana
Umberto Mazzantini, responsabile Mare di Legambiente Toscana
Adriano Bruschi, presidente di Legambiente Val di Cornia

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