La denuncia del Gufi (Gruppo Unitario Foreste Italiane): “Ennesimo scempio, cancellato un posto piccolo e raccolto, dalle caratteristiche uniche e di rara bellezza”.
MONTICIANO (Si) – Nella sponda senese del torrente Farma, nel Comune di Monticiano, all’interno di un quadro paesaggistico, ambientale e storico dalle caratteristiche uniche e pregiatissime, si è consumato l’ennesimo scempio al bosco.
La denuncia arriva dal GUFI (Gruppo Unitario per le Foreste Italiane), Onlus composta da cittadini e associazioni nata alcuni mesi fa per difendere il patrimonio boschivo da aggressioni, tagli sconsiderati e abbattimenti.
Questa volta non si tratta di un vasto disboscamento ma – accusa il GUFI in una nota – della “cancellazione di un posto piccolo e raccolto, di rara bellezza”.
L’intervento è avvenuto nei pressi dell’antica diga medievale della Ferriera di Rota, presso il sito dei Canaloni dove, spiega il GUFI, “sorgeva un piccolo bosco ripariale fatto di grossi cerri, ontani e noccioli. Il bosco aveva le caratteristiche di alto fusto, con grossi alberi e creava un ambiente suggestivo tra le grandi pietre piene di muschio verde, l’acqua cristallina del torrente e la magia delle grandi rovine”.
In quel boschetto magico, che sembrava abitato dalle ninfe e invitava alla contemplazione, passava anche un importante sentiero escursionistico. Una magia di cui adesso rimane ben poco: “La solita ditta boschiva – conclude la nota – unita alla leggerezza delle autorizzazioni e alla carenza di controlli, ha fatto sì che quel bosco si sia trasformato in biomasse. Una perdita inestimabile per tutte le anime che si pascevano della sua bellezza”.
Uno scempio disastroso a scapito di tutti per il bene di uno soltanto