Negli ultimi 50 anni 4 milioni di metri quadrati di spiagge erose. E all’Isola d’Elba Legambiente denuncia due tentativi di privatizzazione.
Redazione
30 luglio 2022
Gli ultimi dati regionali riguardanti la costa toscana, pubblicati anche nelle Linee Guida Nazionali sull’erosione costiera (TNEC – 2018) e riferiti al periodo 2005-2010, riportano la presenza di 78,8 km di tratti di litorale in erosione (pari a circa il 39% del totale delle spiagge basse sabbiose), con una perdita di arenile nel periodo stimata in circa 800.000 metri quadrati.
Dai dati ISPRA relativi agli ultimi 50 anni i metri quadrati di spiaggia erosa in Toscana ammontano a circa 4 milioni, che rappresenta un bene economico diretto del valore capitale complessivo di circa 6 miliardi di euro. Secondo i dati ISPRA tratti dal Rapporto sul dissesto idrogeologico 2021, in Toscana tra il 2007 e il 2019 il 13,8% della costa bassa ha subito fenomeni di erosione.
Il piano complessivo della Regione per la lotta all’erosione costiera prevede 95 milioni di euro di investimenti, per i quali è stato richiesto un finanziamento al Governo nell’ambito dei progetti bandiera del PNRR.
Una delle coste più drammaticamente interessate dall’erosione è quella tra le foci dei fiumi Arno e Magra. In Toscana spiccano poi le problematiche erosive dell’Isola d’Elba, che interessano circa il 60% delle spiagge per una lunghezza complessiva di circa 10 km.
Il Dossier Spiagge 2022 di Legambiente pubblicato ieri dedica alla Toscana un’ampia sezione tra le regioni che non garantiscono quote minime di spiaggia libera o libera attrezzata e cita alcuni Comuni con la maggiore occupazione di spiagge in concessione: Pietrasanta 98,8%, Camaiore 98,4%, Montignoso 97%, Forte dei Marmi 93,7%, Massa 90,3%, Carrara 84,8%, Viareggio 71,5%.
A rincarar la dose si aggiungono le tentate privatizzazioni di tratti di spiaggia – anche con tentativi di allontanamento dei bagnanti e di delimitazioni della “proprietà privata” – denunciati da Legambiente Arcipelago Toscano a Marciana Marina, all’Isola d’Elba. Si tratta di una nota villa accanto all’ex tonnara del Bagno e di un’altra villa che dà su una spiaggetta dello Schioppo/Remontò. “Naturalmente i proprietari sono liberissimi di vendere ville e terreni, ma non possono vendere le spiagge“ ha dichiarato il Cigno Verde locale.
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