Il Servizio fitosanitario della Toscana chiede norme più severe sul legname grezzo proveniente da Paesi extraeuropei. A rischio gli equilibri ambientali.
Redazione
LIVORNO – La notizia può apparire poco rilevante ma ha il suo perché: il Servizio Fitosanitario della Regione Toscana ha affidato all’Acquario di Livorno un esemplare di raganella grigia meridionale (Hyla chrysoscelis). L’animaletto è stato trovato all’interno di un container di legname di noce nero proveniente dall’Illinois (USA) nel quale, probabilmente, era finito per caso.
Per la raganella è stato allestito un apposito spazio con una temperatura tra i 20 e i 25 °C, ben umidificato, dove viene accudita tutti i giorni dallo staff dell’Acquario che la nutre con drosofile allevate nella struttura.
Hyla chrysoscelis, informa l’Acquario di Livorno, è presente nella parte orientale degli Stati Uniti d’America dove ama vivere sugli alberi. Il suo habitat naturale è costituito prevalentemente da boschi umidi situati nei pressi di stagni e paludi.
Il Servizio Fitosanitario della Regione Toscana, che l’ha trovata tra le cataste di legname, controlla ogni giorno presso il Porto di Livorno le importazioni di vegetali provenienti da Paesi extraeuropei per verificare che non siano presenti organismi nocivi che possono minacciare gli equilibri ambientali del territorio europeo.
Può capitare che all’interno delle spedizioni siano presenti animali entrati furtivamente nei carichi, e questo succede soprattutto quando si tratta di prodotti grezzi come il legname non lavorato. Ed è proprio il caso di questa raganella.
I tronchi con la corteccia infatti provengono direttamente dalle aree di taglio o dalle segherie e non subiscono alcun trattamento disinfestante. Per questo motivo in questi carichi è frequente ritrovare molti tipi di insetti, ragni, residui di terra, acqua, residui di piante e, come in questo caso, animali vivi.
Per ridurre il rischio fitosanitario legato a determinati prodotti di importazione il Servizio Fitosanitario regionale della Toscana sta cercando di coinvolgere sia il Servizio Fitosanitario nazionale che l’Unione Europea affinché la normativa in materia regolamenti in modo più restrittivo l’ingresso di legname grezzo all’interno dei confini europei.
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