Un evento eccezionale: si tratta del secondo avvistamento nella storia ornitologica della Toscana ed è uno dei 370 avvenuti in Italia dal 1902.
CAPALBIO (Gr) – Per l’Oasi WWF di Burano questa è un’estate piena di sorprese. Dopo la nidificazione di una tartaruga marina sulla spiaggia dell’oasi osservata qualche settimana fa adesso il Wwf dà notizia di un altro evento eccezionale: l’avvistamento di un rarissimo nibbio bianco.
Durante il censimento mensile degli uccelli acquatici, che si è svolto nella Riserva naturale “Lago di Burano”, due dei 18 volontari che hanno partecipato hanno notato un uccello bianco e grigio posato su di un ramo secco, accanto a una garzetta, e subito hanno capito che si trattava di qualcosa di insolito. Il tempo di prendere binocolo e macchina fotografica per documentare e si sono resi conto di trovarsi di fronte a un esemplare adulto di nibbio bianco (Elanus Caeruleus), una specie molto rara per la Toscana. Si tratta infatti del secondo avvistamento nella storia ornitologica della Toscana ed è uno dei circa 370 avvenuti in Italia dal 1902 (la maggior parte dei quali negli ultimi decenni).
Si tratta di un piccolo rapace bianco e grigio caratterizzato da due occhi rosso rubino, poco più grande del piccolo gheppio e un po’ più tozzo. E’ un uccello rarissimo ma negli ultimi anni la sua comparsa in Italia è aumentata, tanto da farlo salire da specie accidentale a specie occasionale.
Molti appassionati di birdwatching per poterlo osservare si recano nella vicina Spagna, dove è possibile vederlo anche durante la nidificazione. Le ore migliori per sorprenderlo in volo sono quelle serali, spiega il Wwf, quando inizia la perlustrazione dei prati e dei coltivi alla ricerca di roditori, rettili e insetti. Il volo leggero e talvolta sospeso in aria (spirito santo), caratteristico anche del più piccolo gheppio, aiuta a riconoscerlo anche da molto lontano.
Con questo avvistamento sale così a 297 la Check-list (numero delle specie osservate) nell’Oasi del Lago di Burano a Capalbio. La prima delle oltre 100 oasi dell’associazione in Italia che, a distanza di anni, continua a sorprendere.
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