Presentata la quarta edizione dell’Atlante ornitologico: ecco i cittadini alati di Firenze. Un lavoro unico al mondo grazie alla collaborazione tra la Lipu e il Comune.
FIRENZE – Ammirare la bellezza del Bargello e scoprire che c’è un passero solitario, dal colore blu ardesia, che sta cantando sulla torre. Oppure osservare un falco pellegrino mentre volteggia spostandosi tra il campanile di Giotto e la chiesa di San Lorenzo. E’ il birdwatching urbano, per capire che nelle città non siamo gli unici esseri viventi, ma ci sono molte specie selvatiche, sconosciute alla gran parte di cittadini e turisti.
Per stimolare a una maggiore conoscenza della biodiversità urbana, partecipando attivamente alle ricerche di citizen science, questa primavera ha preso il via il quarto Atlante degli uccelli nidificanti nel Comune di Firenze, i cui risultati sono stati presentati oggi. Firenze è l’unica città, in Italia e nel mondo, ad aver promosso questo studio con quattro edizioni consecutive (i precedenti sono stati pubblicati nel 1990, 2002, 2009), sempre grazie alla collaborazione tra il Comune di Firenze e la Lipu.
Nella primavera di quest’anno è stato indagato tutto il centro storico, oltre a cinque zone rappresentative dei quartieri. Sono state individuate 54 specie di avifauna nidificante, di cui la più singolare è il grillaio, un rapace diurno simile al più comune gheppio. Poi la gallinella d’acqua, il martin pescatore e l’usignolo di fiume lungo i corsi d’acqua, mentre upupa, picchio verde, codirosso comune e fiorrancino sono di casa nelle aree verdi. C’è anche il colombaccio, diventato ubiquitario tanto da frequentare palazzi e monumenti; bene per rondine e balestruccio che al momento “tengono” nonostante il declino a livello europeo. In proposito, il Comune di Firenze qualche anno fa aveva emanato la “Delibera Salvarondini” per tutelare i nidi, mentre negli ultimi mesi sono stati organizzati convegni e seminari per coinvolgere tecnici e progettisti sul tema “architettura e fauna”.
Invece va male ai passeri (passera d’Italia) che continuano a perdere terreno, seguendo una tendenza preoccupante che riguarda anche molte altre città, così come al pendolino che una volta era comune lungo l’Arno. Un approfondimento dell’Atlante, che è stato coordinato dal Settore Ecologia urbana Lipu in collaborazione con la Delegazione di Firenze dell’associazione ambientalista, ha riguardato il censimento dei piccioni: sono circa 1700 quelli contati negli 8 km quadrati che racchiudono il centro storico, con una tendenza alla diminuzione (-37,6% rispetto al 1997).
Fonte: Comune di Firenze
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