Giovedì 3 aprile si parlerà di esteriorità, interiorità impoverita e modello di sviluppo. Cercando di capire come curare l’anima nell’epoca della quantità.
Redazione
1 aprile 2025
SIENA – E’ stato l’economista e filosofo francese Serge Latouche, il maggiore teorico internazionale della Decrescita felice, a mettere spesso in evidenza le contraddizioni sociali ed economiche della modernità “mondializzata”, sempre meno compatibile con i limiti ecologici del pianeta. Egli ha più volte ribadito l’urgenza di “decolonizzare l’immaginario” dalla grammatica economicistica neo-liberale, riscoprire il senso estetico, godere della lentezza della vita, riappropriarsi del saper fare, delle proprie tradizioni, delle proprie origini e radici: “La mondializzazione comporta la distruzione di intere culture, la sparizione di lingue e di modi di vivere“.
Per parlare di civiltà del “benessere” e delle sue contraddizioni giovedì 3 aprile alle 10 Tommaso Codignola presenterà il libro La civiltà dell’eccesso – Curare l’anima nell’epoca della quantità (Edizioni di Storia e Letteratura) presso il Dipartimento di Scienze politiche e internazionali di via Mattioli 10. Ad accompagnare l’autore nella discussione ci saranno Massimo Bianchi e Francesco Zini. La moderazione sarà curata da Matteo Gerlini.
“Viviamo nell’epoca di maggior benessere e libertà della storia eppure una cappa di pessimismo ci avvolge: a un’esteriorità sempre più debordante di informazioni, oggetti e opzioni di vita rischia di corrispondere un’interiorità sempre più impoverita, arrabbiata e fragile – recita la presentazione del libro – Quali sono i pericoli connessi alla continua stimolazione sensoriale e comunicativa indotta dalle tecnologie digitali? Il progresso di cui abbiamo bisogno consiste davvero nell’estensione infinita dell’attuale modello di sviluppo? Gli esseri umani sono individualisti per natura e mossi soltanto da motivazioni egoistiche? La forma è un ostacolo o una realizzazione dei nostri istinti profondi? Facendo interagire i risultati della psicologia e dell’etologia con le prassi sociali diffuse e le teorie del pensiero filosofico che più hanno plasmato le convinzioni del nostro tempo, Tommaso Codignola esplora questi e altri temi in un itinerario in cinque tappe, giungendo a delineare un’immagine di noi stessi meno negativa e soprattutto più veritiera, fondata com’è su una comprensione scientifica e insieme umanistica della nostra natura”.
Tommaso Codignola insegna storia e filosofia in un liceo di Firenze ed è l’editore di Edizioni di Storia e Letteratura. E’ dottore di ricerca in filosofia e i suoi interessi sono rivolti alla psicologia dello sviluppo, l’etologia e la teoria politica.
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