Domenica 24 febbraio al cinema La Compagnia un film che parla del mondo delle api e di una spaventosa emergenza ambientale. Al termine incontro con il ricercatore Paolo Fontana.
FIRENZE – Domenica 24 febbraio alle 10.30 al cinema La Compagnia per la rassegna “Cinescienza”, organizzata dall’associazione Anémic in collaborazione con Caffè-Scienza Firenze e il patrocinio dell’Università di Firenze, sarà proiettato il film-documentario “Un mondo in pericolo” di Markus Imhoof (Svizzera/Germania/Austria, 2012).
Risulta almeno curioso sapere che un terzo di ciò che mangiamo non esisterebbe senza il lavoro delle api. Coadiuvato da un’avanzata tecnologia di ripresa, il regista svizzero Markus Imhoof ci guida in un viaggio intorno al mondo dal quale emerge l’importanza di quest’insetto che, oltre al ruolo diretto nella produzione del miele, ha il compito di impollinare fiori e piante. Dalla visita a un apicultore delle Alpi svizzere alla Cina, dall’America a una minuscola isola in cui si spera che una nuova razza metta fine alla loro lenta agonia, il film informa su un problema di schiacciante attualità.
«Se l’ape scomparisse dalla faccia della Terra, all’uomo non resterebbero più di quattro anni di vita», suona in maniera davvero cupa la celebre frase attribuita ad Albert Einstein, soprattutto a fronte del fatto che Un mondo in pericolo mette in allerta su una spaventosa emergenza ambientale, fornendo dati precisi e intervistando chi lavora in questo delicato campo. Non c’è soltanto una causa dietro alla moria delle api, ma una concatenazione di motivi facenti tutti capo a uno scriteriato utilizzo dei sistemi industriali che hanno inesorabilmente cambiato il modo di allevarle. Gli apicoltori di ieri non avevano certo problemi derivati da pesticidi, acari e antibiotici, perché in contatto con un equilibrio naturale oggi del tutto assente, da cui derivano le covate acide o la nascita di insetti killer.
Al termine del film seguirà l’incontro con Paolo Fontana, studioso e ricercatore nel campo dell’entomologia e dell’acarologia. Durante gli ultimi 28 anni è coinvolto in svariati campi di ricerca in entomologia applicata, ecologia, etologia e conservazione. Dal 2009 si occupa prevalentemente di api e apicoltura.
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