La certificazione approda nel Registro delle Imprese: più trasparenza per mercato e consumatori.
Più consumatori attenti a salute e ambiente, più richiesta di prodotti biologici, più aziende che scelgono di produrre in modo più naturale e, da pochi giorni, più trasparenza per conoscere meglio un universo in forte espansione. Da pochi giorni – a seguito dell’intesa tra ACCREDIA, Unioncamere e InfoCamere – la ‘mappa’ aggiornata degli operatori con certificazione Bio è ancora più accessibile grazie all’inserimento delle informazioni nelle visure rilasciate dalle Camere di Commercio.
A inizio dicembre 2017, le imprese in possesso di una certificazione Bio in Italia erano 59.461. Per la maggioranza, si tratta di realtà localizzate nel Mezzogiorno (il 55,8%), più del doppio di quelle con sede al Nord (il 23,4%) e quasi tre volte quelle del Centro Italia (il 20,8%). Più della metà (il 56%) delle imprese certificate si concentra in sole cinque regioni con la Sicilia in testa (15,9), seguita dalla Calabria (13,4), dalla Puglia (11,6), dalla Toscana e dall’Emilia Romagna (7,7). Sono 4.608 le aziende che nella nostra regione risultano avere una certificazione Bio.
Mentre nell’agricoltura tradizionale ogni anno numerose imprese chiudono, cedendo il passo a realtà più grandi e strutturate, il settore del biologico sta andando in controtendenza, a dimostrazione che anche aziende di dimensioni più piccole, grazie all’applicazione dei principi dell’agricoltura biodinamica, possono stare con successo sul mercato.
Fonte: Unioncamere
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