Cinque giovani artisti stanno lavorando alle nuove opere che arricchiranno la ‘Casa dei Pesci’ ideata dal pescatore ambientalista Paolo Fanciulli.
di Iacopo Ricci
3 maggio 2023
TALAMONE (Gr) – Cinque nuove sculture andranno presto ad arricchire la Casa dei Pesci, il museo sottomarino nato da un’idea del pescatore Paolo Fanciulli. Giganti di marmo posati sul fondo del mare che con la loro presenza ostacolano la pesca a strascico, una pratica illegale che distrugge l’ecosistema marino.
Adesso il museo sottomarino cresce non solo con altre opere d’arte ma anche con nuove idee, come quella di mettere nei fondali luce e telecamere.
La ‘Casa dei Pesci’ è stata inaugurata nel 2015 ed è il primo museo d’arte sottomarino in Italia. A idearla Paolo Fanciulli, pescatore e ambientalista maremmano che da decenni anni si batte per una pesca più sostenibile. La Casa dei Pesci è la realizzazione del suo sogno: creare uno spazio di sostenibilità tra natura e pesca, tra bellezza naturale e arte, tra protezione del mare e fruibilità. Il primo atto è impedire la pesca illegale posizionando in mare dei dissuasori che distruggono le reti e diventano casa per la flora e la fauna marine ma allo stesso tempo sono vere e proprie opere d’arte. Nasce così la ‘Casa dei Pesci. Non semplici barriere di cemento come in passato ma blocchi di marmo scolpiti da artisti di fama internazionale. Per invitare tutti a “guardare nel mare”.
Sono 39 le opere già calate in mare, di cui 19 davanti a Talamone. L’estate prossima si uniranno anche le sculture a cui stanno lavorando cinque giovani artisti arrivati in Maremma. Sono tre donne e due uomini, italiani e stranieri, sotto il coordinamento artistico del maestro Giorgio Butini. Si tratta della toscana Anna Torre con il suo ‘Grande tuffo’; Claudia Zanaga, di Padova, con un’opera che fonde mare e uomo; dalla Turchia Ege Kolcu con ‘Inseguimento profondo’; Masha Paunovic dalla Serbia con il suo ‘Nautilus’ e infine l’italo olandese Wimar Van Ommen con ‘Frammenti di luce’.
Una volta terminate le sculture verranno caricate su un pontone e calate in mare nella baia sotto la Rocca Aldobrandesca di Talamone, ad arricchire il museo sommerso della Casa dei Pesci.
Al progetto di Paolo Fanciulli hanno aderito molti enti ma si regge in gran parte sulla solidarietà. Gli artisti lavorano gratuitamente e gran parte dei blocchi di marmo sono stati regalati dalla cava Michelangelo di Carrara. Poi ci sono le donazioni. I soldi raccolti servono a sostenere i costi della messa in mare.
E così, grazie all’incontro tra il sogno di un pescatore ambientalista e l’adesione entusiasta di associazioni, enti pubblici, artisti, imprese e cittadini è stato possibile creare un’area in cui la pesca illegale è più difficile, la Posidonia è tornata a fiorire e il mare si è ripopolato di pesci.
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