Realizzati a Vingone all’interno di un nuovo parco urbano, li gestisce un consorzio di associazioni. 14 lotti sono andati a coltivatori under 40.
di Marcello Bartoli
Il progetto “Orti della diversità” che ha vinto l’avviso pubblico del Comune di Scandicci permetterà non solo di usare e riqualificare l’area ma anche di sviluppare attività collaterali, dall’assemblea degli ortisti con relativo comitato di gestione che si occuperà del funzionamento, apertura e manutenzione ordinaria a un programma di iniziative pubbliche aperte alla cittadinanza.
“Gli Orti della Diversità – dice l’assessora all’Ambiente e al Verde pubblico Barbara Lombardini – sono orti urbani, nati all’interno di un nuovo parco cittadino in uno dei quartieri più vissuti di Scandicci com’è Vingone. Chi si assume l’impegno di coltivare e curare uno dei 29 orti, oltre a lavorare attivamente a un pezzo del territorio, partecipa a un processo culturale per la promozione, la conoscenza e lo studio delle biodiversità. Pensiamo di replicare lo stesso modello di orti urbani anche negli altri quartieri cittadini”.
Il Consorzio vincitore dell’avviso del Comune, oltre a Rete Semi Rurali che promuove a livello nazionale la gestione collettiva dell’agro biodiversità, è formato da: EticaMente, organizzazione di volontariato e del commercio equo; la Fierucola, che promuove mercati locali a piccola scala; le cooperative sociali Gaetano Barberi che si occupa di riabilitazione di giovani con disabilità intellettiva e Giglio del Campo che gestisce il Parco Museo di Poggio Valicaia; Seed Vicious, associazione di promozione sociale che produce, custodisce, condivide e distribuisce varietà locali di piante ortive; la Società toscana di orticultura e infine Terra!, associazione ambientalista impegnata sui temi dell’ambiente, delle filiere agricole etiche e dell’agro-ecologia.
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