Attualità

San Rossore, fermati i pescatori di frodo. I Guardiaparco sequestrano 500 metri di reti di nylon

ittico-bracconaggio-parco_Toscana-ambiente
Foto da www.parcosanrossore.org

Non è un caso isolato. Per contrastare il bracconaggio ittico l’amministrazione del Parco ha messo in campo un vero e proprio spiegamento di forze.

 

Redazione

PISA – I Guardiaparco li hanno beccati mentre pescavano di frodo all’interno del Parco di San Rossore. Era da un pezzo che li tenevano d’occhio e all’alba di domenica li hanno colti in flagrante nel canale dei Navicelli, in piena area protetta. Per i responsabili è scattata la denuncia alla Procura e il sequestro penale di 500 metri di reti di nylon, attrezzature non solo proibite, ma che in area protetta non si possono nemmeno introdurre.

Quando si parla di bracconaggio si pensa subito alla caccia, invece esiste anche il bracconaggio ittico che fa altrettanti danni. Per contrastare il fenomeno, più diffuso di quanto si pensi, i Guardiaparco di San Rossore controllano regolarmente le acque interne dal Serchio all’Arno al lago di Massaciuccoli fino ai canali. Qui la pesca è consentita seguendo regole specifiche mentre, si apprende da una nota del parco, “i soggetti in questione agivano con attrezzature vietate, per poi immettere il pescato nei circuiti commerciali e di ristorazione senza i necessari controlli sanitari”.

L’azione dei Guardiaparco contro questo tipo di bracconaggio serve a tutelare la fauna ittica e i tanti pescatori sportivi che agiscono nel rispetto delle regole e della natura. «Ringrazio le associazioni di pescatori che con le loro segnalazioni hanno contribuito alla riuscita di quest’operazione – commenta il presidente del Parco Lorenzo Bani – è sempre positivo quando i cittadini e le comunità che vivono il Parco si sentono coinvolte nella cura di un territorio che va fruito rispettando l’ambiente».

Quello di domenica non è stato un intervento isolato. L’amministrazione del Parco ha dichiarato guerra al bracconaggio ittico nell’area protetta mettendo in campo un vero e proprio spiegamento di forze. Accanto al Corpo Guardiaparco e alle Guardie Ambientali Volontarie sono stati stipulati progetti di sorveglianza interforze con i Carabinieri Forestali delle stazioni di Camaiore e la Polizia Municipale di Massarosa per il bacino del Massaciuccoli, mentre per il bacino fluviale dell’area pisana vengono svolti controlli pianificati di concerto con i Carabinieri Forestali. Speriamo sia sufficiente a scoraggiare i furbi.

Tags