Ecosistema

San Rossore, arrivano i finanziamenti europei per salvare le zone umide del Parco

San Rossore-Paduletto (2)
Riserva del Paduletto (foto da www.parcosanrossore.org)

Il progetto “Scrigni di biodiversità” si aggiudica 624 mila euro per contrastare la diffusione di specie aliene, l’erosione costiera e l’avanzata del cuneo salino.  

 

di Gabriella Congedo
15 aprile 2025

PISA – Un finanziamento europeo di 624 mila euro per il restauro ecologico delle aree umide di San Rossore. Se l’è aggiudicato il Parco con il progetto “Scrigni di biodiversità” partecipando a uno specifico bando indetto dalla Regione Toscana.

Le zone umide costituiscono un patrimonio ambientale di valore inestimabile. Oltre a essere i pozzi di assorbimento del carbonio più efficaci sulla Terra rappresentano una tappa importante per gli uccelli migratori e ospitano specie vegetali e animali che altrove sono in via di estinzione. Ma il loro equilibrio è molto fragile e quelle non ancora scomparse sono comunque in pericolo.

Il Parco di San Rossore è ricchissimo di zone umide. Quella di maggior interesse è sicuramente le ‘Lame di Fuori’, un’alternanza di specchi d’acqua salmastra e lame di acqua più dolce all’interno che si trova appena dietro la linea di costa vicino a Boccadarno. Molto importanti anche il Paduletto, le Colmate del Bozzone, il Padule dell’Ulivo, la Pastura delle Colmate e altre.

Negli ultimi decenni però la diffusione delle specie aliene, l’erosione costiera e l’avanzata del cuneo salino verso l’interno hanno messo in serio pericolo questi habitat di grande valore paesaggistico che ospitano specie vegetali e animali uniche. Per contrastare questi fenomeni nel corso degli anni il Parco e il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno hanno recuperato alcune aree umide, eradicato specie invasive e costruito un sistema di chiuse manuali per la gestione delle acque.
Adesso con l’iniezione di fondi europei si potrà fare di più e nei prossimi mesi partiranno una serie di azioni che andranno a intervenire con maggiore efficacia nella salvaguardia delle aree umide di San Rossore.

Il progetto di restauro ecologico prevede l’eradicazione della pianta aliena invasiva Baccharis halimifolia, la gestione delle praterie umide, dei canneti e dei giuncheti, sei cataratte automatizzate che permetteranno il permanere di acqua dolce e il contrasto all’ingresso di acqua salmastra. Alcuni canali saranno rimodellati per migliorare l’assetto idraulico.
Il programma di interventi è stato elaborato da un team di esponenti del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, Università di Pisa, Regione Liguria, Università di Sassari.

Grazie a questo progetto, elaborato coinvolgendo soggetti con diverse conoscenze e competenze che da tempo collaborano con noi, andremo a salvaguardare queste zone con una serie di azioni decisive» spiega il presidente del Parco Lorenzo Bani.
Con questo nuovo progetto sarà possibile portare avanti un restauro ecologico della Zona Speciale di Conservazione e Zona di Protezione Speciale Selva Pisana – aggiunge il presidente del Consorzio di Bonifica Maurizio Ventavoli un’area di straordinario valore ambientale, scientifico e culturale, con l’obiettivo di migliorare il mantenimento delle acque dolci nelle zone umide e contrastare l’ingresso di acqua salmastra, ma anche di controllare la popolazione di specie invasive».

San Rossore, riserva del Paduletto (foto da www.parcosanrossore.org)
San Rossore, riserva del Paduletto (foto da www.parcosanrossore.org)

 

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