Ecosistema

Salvaguardia delle tartarughe marine, cresce l’attenzione in Toscana

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L’incontro di Livorno “Chi trova un nido trova un tesoro” è stata l’occasione per fare il punto sui traguardi raggiunti. Tanti i soggetti coinvolti e gli impegni presi per il 2019.

 

LIVORNO – E’ di stamani il lancio della campagna di comunicazione a tutela delle tartarughe marine durante l’incontro “Chi trova un nido trova un tesoro”, a cura della Rete Toscana di tutela dei cetacei, tartarughe marine e elasmobranchi, che si è svolto all’Acquario di Livorno nella suggestiva cornice della Sala del Relitto e che in questi giorni festeggia i 2 anni dal riconoscimento come Centro Recupero di tartarughe.

Per quanto riguarda la nidificazione di Caretta caretta, nel 2018 sono nate sulle spiagge toscane 130 tartarughe, sotto il monitoraggio dell’Osservatorio che ha presidiato quattro nidi: uno San Vincenzo, due a Rosignano, e uno a Straccoligno, (Capoliveri) all’Isola d’Elba.

Numerosi i traguardi raggiunti durante tutto l’anno: sono stati assegnati nel 2018 45 mila euro a 8 progetti vincitori del Bando Go Green 2018; è stato possibile, nell’ambito di accordi tra l’UE e il Ministero dell’Ambiente per la rete Natura 2000, individuare un ampio SIC marino dedicato al Tursiope, il delfino più presente nell’arcipelago toscano, per un’area di circa 4000 Kmq, che valorizzano e rendonoconcreto quanto definito dall’Accordo transfrontaliero del Santuario Pelagos.

Nel campo della formazione sono stati poi realizzati diversi moduli formativi e informativi in varie sedi costiere, utili ad ampliare l’elenco dei soggetti coinvolti e soprattutto per preparare le nuove generazioni ad appassionarsi a questi temi.

Il lavoro è proseguito in questi primi mesi del 2019, durante i quali è stato messo a punto l’Accordo di collaborazione con le tre Università toscane di Firenze, Pisa e Siena in materia di biodiversità terrestre e marina. La Regione ha stanziato 442.500 euro per il triennio 2019-2021, oltre al cofinanziamento messo a disposizione delle Università.

Sono stati definiti contributi ai 4 Centri di recupero di tartarughe per il 2019 per un totale di 16.000 euro (Centro WWF a Massa (MC), Centro Tartamare (GR) Centro Talamone del Parco Maremma, Centro presso l’Acquario di Livorno). Tutti e 4 sono in possesso delle due autorizzazioni che permettono sia di monitorare la nidificazioni sia di recuperare le tartarughe malate o ferite.

Grazie alla partecipazione al Progetto Ecostrim, finanziato nel programma PO Marittimo 2018-2021 in materia di tutela della biodiversità e promozione del turismo sostenibile, sono stati finanziati 5 Punti informativi dell’Osservatorio (55 mila euro): nel Museo di Calci a Pisa, nei Comuni di Capraia e Piombino, nell’Acquario di Talamone e presso l’Acquario nel Comune di Livorno.

La Regione ha poi contribuito al rilascio delle certificazioni di Alta qualità del Marchio Whale Watching a 4 equipaggi toscani che hanno superato il corso organizzato dalla fondazione CIMA di Savona, con ACCOMBAMS e il Santuario Pelagos. E sempre attraverso il progetto ECOSTRIM sono finanziati con ANCI otto moduli formativi per guide, associazioni, diving e operatori turistici, che si svolgeranno tra il 2019 e i primi mesi del 2020.

Fonte: Acquario di Livorno