Segnalazioni

Ruspe e vegetazione spianata per il completamento del Parco archeologico di Poggibonsi

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Il Comitato Ambiente Siena: “Mancanza di coerenza tra buoni propositi scritti e azioni messe in atto. Sarebbe questa la valorizzazione del territorio?”  

 

6 febbraio 2025

POGGIBONSI (SI)A Poggibonsi sono iniziati con una ruspa che sta spianando tutta la vegetazione i lavori per l’ampliamento dell’Archeodromo di Poggio Imperiale, un museo all’aperto dedicato all’Alto Medioevo che ricostruisce in scala reale un villaggio del IX-X secolo. A fare la segnalazione è il Comitato Ambiente Siena nell’intervento che qui riportiamo.

In questi ultimi giorni sono incominciati i lavori definiti di “completamento” dell’Archeodromo di Poggibonsi (Parco archeologico di Poggibonsi – Wikipedia)
ABbìCura – La città cresce con te” è la strategia territoriale del Comune di Poggibonsi, finanziata con il Fondo europeo di sviluppo regionale FESR 2021-2027, che porterà 10 milioni di investimenti sul territorio della Valdelsa. Grazie al Fondo FSE+ 2021-2027 si aggiungono a questo finanziamento ulteriori risorse per percorsi di coinvolgimento delle comunità locali nell’attuazione degli interventi di rigenerazione e valorizzazione del territorio previsti dalla strategia. Per Poggibonsi sono 5 progetti in continuità con le precedenti progettazioni e programmazioni che hanno l’obiettivo di promuovere, in modo organico, lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza delle aree urbane (da Home – ABbìCura – Poggibonsi – Open Toscana).

Così, per mettere in atto questa “strategia territoriale” e promuovere in modo organico anche lo “sviluppo ambientale integrato e inclusivo, il patrimonio naturale e il turismo sostenibile” prima di ogni cosa, prima di tutto, si inizia a far portare sul posto una bella e grossa ruspa che spiana, sradica e fa tutto intorno il deserto. Ancora una volta si considerano la Flora e la Fauna solo un “banale sporco” e si decide che tagliare ed estirpare ogni pianta vuol dire solo, banalmente, ”fare un bel pulito intorno” mentre si elimina suolo vivifico di vita vegetale e animale.

Il Comitato Ambiente Siena, molto preoccupato per questa mancanza di coerenza tra i buoni propositi scritti e le azioni messe in atto e la mancanza, dimostrata sul campo, di sensibilità ambientale, ha provveduto subito a inviare al Comune di Poggibonsi una e-mail preoccupandosi in primo luogo delle modalità con cui si è inteso procedere a dare inizio a quella che deve essere una valorizzazione dell’Archeodromo insieme al suo naturale patrimonio paesaggistico.

 È indispensabile ricordare che la collina di Poggio Imperiale, insieme alla sua area archeologica, ricade in zona di inestimabile interesse storico culturale e paesaggistico e, proprio per questo, è tutelata da specifici vincoli, paesaggistico (art. 136 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e storico-culturale (art. 136 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Di conseguenza il Comitato ha inviato anche una propria segnalazione alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena e inoltre si è rivolto al Gruppo di Intervento Giuridico (GrIG) affinché nella sua veste di associazione di protezione ambientale predisponesse una specifica Istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti al riguardo.

Il Comitato è oltremodo preoccupato della modalità con cui si è provveduto a iniziare la fase 3 della strategia comunale di completamento dell’Archeodromo; se si dovessero continuare i lavori nella zona archeologica e nella restante area di Poggio Imperiale anteponendo ogni volta il taglio degli alberi e di ogni vegetazione arbustiva si renderebbe la collina stessa una zona desertica o semidesertica.

Le fondate preoccupazioni del Comitato si riferiscono sia alle modalità messe in atto per attuare questo progetto della fase 3, completamento dell’Archeodromo, sia per come si intenderanno attuare gli interventi futuri nell’ambito di questo stesso finanziamento per realizzare ad esempio la fase 4 a, connessione di via Sangallo alla Fortezza di Poggio Imperiale. Come si pensa di procedere in pratica? Tagliando quanti più alberi possibile visto che tra via Sangallo e la Fortezza c’è il Bosco?
Si ricorda ancora, per chi non lo avesse ben presente, che per respirare occorrono gli alberi, specialmente quelli grandi, con grandi tronchi e rami, il cui ampio apparato fogliare regala ossigeno e toglie inquinanti nocivi alla salute dei viventi su questa Terra.
Non facciamo per favore un’altra Isola di Pasqua!

Pietro Rubetti e Donatella Mercatelli
Presidente e vicepresidente Comitato Ambiente Siena

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