Lo stabilimento fiorentino è l’unico in italia a produrre quella per uso terapeutico. Ma ne sforna 100 chili all’anno quando ce ne vorrebbero almeno 700. Il resto bisogna importarlo.
FIRENZE – Una molecola unica al mondo, in grado di curare molte forme di dolore. E’ la cannabis FM2 per uso terapeutico prodotta in Italia da una sola struttura: lo Stabilimento Chimico Farmaceutico militare di Firenze. Ma la produzione è poco più di 100 chili all’anno – a fronte di un fabbisogno di 700 – e bisogna importarla dall’estero. Non c’è dubbio che occorrano finanziamenti per permettere allo Stabilimento di incrementare la produzione.
E’ quanto il presidente della Toscana, Enrico Rossi, chiederà alla ministra della Salute Giulia Grillo non appena potrà incontrarla. Il proposito è stato annunciato al termine della visita che Rossi ha compiuto questa mattina nella sede di via Reginaldo Giuliani.
“Siamo stati la prima Regione – ha ricordato Rossi – a prevedere l’uso dei cannabinoidi per scopi terapeutici e a completo carico del servizio sanitario regionale. Era il 2012. Oggi il consumo in Toscana è in aumento esponenziale. Anche per questo vogliamo contribuire allo sviluppo di questa officina farmaceutica che ha la peculiarità di riuscire a produrre, caso forse unico al mondo, un cannabinoide sempre uguale a se stesso”.
Accompagnato dal direttore dello stabilimento, il colonnello Antonio Medica, il presidente ha visitato due delle tre serre ermeticamente chiuse, illuminate e riscaldate artificialmente, e il grandissimo capannone che ne potrebbe ospitare molte altre portando la produzione dapprima a 300 chili l’anno, poi addirittura fino a 4.000, così da azzerare le importazioni dall’Olanda.
“Bisogna che lo Stato intervenga – ha aggiunto Enrico Rossi – e che anche alle Regioni sia consentito farlo. Perché è sciocco comprare all’estero. Qui ci sono spazi su cui è possibile investire fino a coprire l’intero fabbisogno nazionale, oggi di circa 700 chili l’anno, con una produzione che è però sette volte inferiore. Ogni Regione potrebbe fare un investimento pari al suo fabbisogno, aiutando questo Istituto a svilupparsi. La Toscana è disponibile a finanziare una serra come quelle che abbiamo visitato”.
La Toscana nel 2017 ha curato con cannabinoidi 1.285 pazienti con una spesa complessiva di 314.715 euro. Le importazioni di cannabis dall’Olanda nel 2018 saranno di 700 chili per un costo di circa 4,2 milioni di euro.
Attualmente questi farmaci si usano (di solito in forma di polvere o di decotto) per il trattamento dei dolori cronici e neuropatici, ma anche per pazienti con il cancro, la Sla, la sclerosi multipla e in alcune forme di dolore cronico di origine reumatologica.
In Toscana dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 è in funzione un Centro di ascolto in grado di offrire informazioni a cittadini e medici. Si può contattare componendo l’800 880101.
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