Inquinamento

Rigassificatore di Piombino, Ispra: “Emissioni di formaldeide oltre la soglia”

Foto di Cecilia Sandroni.
Foto di Cecilia Sandroni.

Secondo i monitoraggi del 15 e 16 maggio superati i parametri per tre dei quattro camini del rigassificatore anche oltre il doppio rispetto al consentito.

 

Redazione
31 luglio 2024

PIOMBINO (LI) – Secondo alcuni monitoraggi effettuati da Ispra (l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) il 15 e il 16 maggio di quest’anno si è verificato il superamento del parametro relativo alla formaldeide per tre dei quattro camini di cui è munito il rigassificatore di Piombino rispetto a quello prescritto nell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) e che ha permesso il via libera alle sue attività (fissato a una soglia di 20 microgrammi al metro cubo).

In città ha così iniziato a crescere la preoccupazione. Nello specifico, da vari monitoraggi effettuati tra il 15 novembre 2023 e l’8 febbraio 2024 i valori per tre dei quattro camini a disposizione della nave rigassificatrice risultano spesso anche oltre il doppio rispetto al consentito, passando da un minimo di 31,4 microgrammi al metro cubo fino a un massimo di 77,4 microgrammi al metro cubo.

Da quanto si evince dalla nota n.30338 del 30 maggio 2024 di Ispra, in parole povere, il rigassificatore ha inquinato più del previsto. Per funzionare introduce in ambiente ipoclorito di sodio e disperde metano e formaldeide, quest’ultima inserita fin dal 2004 dallo Iarc (l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) nel gruppo “cancerogeni certi”. Questi valori hanno fatto partire lo scorso 30 maggio una diffida da parte della Direzione generale valutazioni ambientali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’inosservanza delle prescrizioni autorizzative riscontrata dall’Ispra.

La diffida ministeriale a Snam a tenere i valori di emissione sotto controllo e a comunicare eventuali superamenti, come previsto dall’ autorizzazione, risale al 4 giugno. Successivamente Snam avrebbe comunicato i dati di nuove analisi in cui i valori invece rientrano al di sotto della soglia di allerta. Nella diffida del ministero si legge che “è necessario procedere all’avvio di un procedimento di riesame parziale dell’AIA anche tenendo conto di quanto previsto dal Piano di qualità dell’aria per la Regione Toscana”. 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato, come limite massimo di concentrazione accettabile di formaldeide in casa, 100 microgrammi / metrocubo (pari a 0,1 parti per milione – ppm). Fino al momento in cui il prodotto è stato bandito era uno degli ingredienti delle pastiglie Formitrol per il mal di gola. Dal 1º gennaio 2016 la formaldeide è passata dalla classificazione di “sospettato di provocare il cancro” a “può provocare il cancro” (Regolamento (UE) N. 605/2014).

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