Con 74.000 ingressi il museo (uno dei più antichi al mondo) ha superato il precedente primato del 2018. Tutte le novità per il 2024.
Redazione
10 gennaio 2024
CALCI (Pi) – Il 2023 è stato un anno da record per il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa: con 73.977 visitatori ha superato anche il precedente primato del 2018, anno in cui aveva accolto ben 71.000 persone.
Se il pubblico ha premiato il Museo è anche grazie alla ricca proposta culturale: nel 2023 oltre 50 eventi e iniziative al pubblico tra cui conferenze, laboratori, incontri, visite guidate, corsi di formazione, campi extrascolastici. Eventi dedicati e pensati per un pubblico molto eterogeneo che comprende adulti, giovani, bambine e bambini, insegnanti e persone con esigenze speciali.
Un museo aperto dunque, che in molte occasioni esce dalle sale: dalle escursioni sulle Mura di Pisa alla partecipazione a grandi eventi come il Bologna Mineral Show, il Lucca Bimbi e il Lucca Comics, gli eventi esterni sono un’occasione per incontrare migliaia di persone e raccontarsi fuori dalle mura museali. E’ molto seguito sulle piattaforme social (oltre 23.000 follower sui propri profili Facebook e Instagram) e profondamente radicato sul territorio.
“I numeri testimoniano il grande lavoro fatto nel 2023 da tutte le persone che lavorano nel Museo – racconta la direttrice Elena Bonaccorsi – e sono importanti e incoraggianti per il nostro lavoro futuro. Ma i numeri non sono tutto, e non sono nemmeno la cosa più importante. Continueremo a impegnarci per garantire la qualità dell’esperienza che i visitatori vivono nel nostro Museo: un’esperienza interessante dal punto di vista scientifico – ovviamente – ma che sia anche coinvolgente e piacevole”.
I progetti futuri
Nella prima parte dell’anno si svolgerà una serie di iniziative dedicate al misterioso mondo dei microrganismi tra cui due mostre fotografiche temporanee e un ciclo di conferenze a tema.
Per quanto riguarda gli allestimenti riaprirà nel 2024 la Galleria dei Minerali con le nuove vetrine in cui ammirare – tra gli altri – i minerali recentemente acquisiti dal Museo.
Una nuova sala nella sezione dedicata ad anfibi e rettili sarà invece allestita tra il 2024 e il 2025 e racconterà una grande tappa della storia evolutiva del nostro pianeta: la conquista della terraferma.
Una storia lunga cinque secoli
Con i suoi cinque secoli di vita il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa è uno dei più antichi musei al mondo. Nato alla fine del XVI secolo come “Galleria” annessa al Giardino dei Semplici di Pisa (l’attuale Orto Botanico) il Museo ha arricchito le sue collezioni nel corso dei secoli e custodisce oggi un patrimonio di enorme valore storico e scientifico. Dagli anni Ottanta del secolo scorso ha sede presso la suggestiva Certosa di Pisa a Calci, un edificio trecentesco di inestimabile pregio storico-architettonico.
È dotato di autonomia gestionale e amministrativa e fa capo, ai soli fini scientifici e di politica culturale condivisa, al Sistema Museale di Ateneo.
Com’è organizzato
Attualmente il Museo di Storia Naturale è organizzato in due settori espositivi: un settore comprende l’Acquario del Museo, l’Esposizione temporanea e la Sala della preistoria del Monte Pisano.
L’altro settore comprende le esposizioni permanenti: Galleria storica, Giardino del Museo, Galleria degli anfibi e dei rettili, Galleria dei mammiferi, Sala degli archeoceti, Galleria dei cetacei, Sala dell’evoluzione dell’Uomo, Galleria dei minerali, Sala “La Terra tra mito e scienza”, Sala della biodiversità, Galleria delle ere geologiche, Sala dell’evoluzione degli uccelli, Sala dei dinosauri.
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