Ecosistema

Record di biodiversità del Padule di Fucecchio: censiti 12.600 uccelli di 36 specie diverse

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Mignattai (foto di Valerio Baldeschi dalla pagina Fb del Padule di Fucecchio)

Il censimento 2023 conferma l’importanza della più grande palude interna italiana. Quasi raddoppiata la presenza del raro Mignattaio. 

 

Redazione
8 febbraio 2023

censimento uccelli svernanti_3Con 12.631 uccelli acquatici di 36 specie diverse, di cui alcuni rari e preziosi come la Cicogna bianca, il Fistione turco, lo Svasso piccolo e il Marangone minore, il Padule di Fucecchio non è solo la più grande palude interna italiana ma si conferma come uno scrigno di biodiversità e una delle prime zone umide della Toscana. Lo dicono i dati del censimento 2023.

Andando per zone, 5.662 uccelli acquatici (il 45 per cento del totale) sono stati rilevati all’interno della riserva naturale pistoiese che rappresenta solo il 10 per cento della superficie della zona umida. Contando invece le specie più sensibili alla presenza umana, come Anatidi e Folaghe, si nota che le aree protette Le Morette e Righetti/La Monaca/Il Coccio ospitano il 69 per cento di questi acquatici, ben 5.360 sui 7.742 totali.

Il censimento, promosso a livello di grande area biogeografica da Wetlands International a ridosso della Giornata mondiale delle Zone Umide (2 febbraio) e svolto in Italia sotto l’egida dell’ISPRA, è organizzato in tutta la regione dal Centro Ornitologico Toscano, che nel Padule di Fucecchio si avvale del supporto locale del Centro di Ricerca. Le operazioni di conteggio, a piedi e con imbarcazioni, hanno coinvolto quest’anno 11 rilevatori abilitati dall’ISPRA con il supporto di 18 collaboratori.

In totale sono state rilevate ben 36 specie per un numero complessivo di 12.631 uccelli fra cui spiccano le Alzavole (5.311), per le quali il Padule si conferma come l’area più importante della Toscana. Di grande rilievo i dati per alcune specie di notevole valore conservazionistico come il Moriglione (471) e il raro Mignattaio (619); non sono mancati gli avvistamenti di specie rare come la Cicogna bianca (ben 21 esemplari svernanti), il Fistione turco, lo Svasso piccolo e il Marangone minore (6).

Da notare che sono quasi raddoppiate le presenze del Mignattaio (plegadis falcinellus), una specie autoctona di grande interesse conservazionistico a livello europeo. Durante l’ultimo censimento è stata registrata la presenza record di 619 esemplari. Il dato raddoppia quasi quello dell’anno precedente (333 esemplari) e supera quello degli Ibis sacri, una specie riconosciuta come invasiva.

Il Padule di Fucecchio, il Padule di Bientina e il Lago di Sibolla fanno registrare insieme quasi 25.000 presenze, a dimostrazione che le tre zone umide (riunite in un’unica grande area Ramsar) costituiscono ormai per gli uccelli acquatici un polo di attrazione paragonabile a quello della Maremma.

Gli abitanti del Padule in numeri

Tuffetto  46; Svasso maggiore 26; Svasso piccolo 1; Cormorano 86; Marangone minore 6; Nitticora 27; Airone guardabuoi 209; Garzetta 93; Airone bianco maggiore 71; Airone cenerino 151; Cicogna bianca 21; Mignattaio 619; Ibis sacro 421; Spatola 1; Volpoca 8; Fischione 20; Canapiglia 52; Alzavola 5311; Germano reale 660
Codone 7; Mestolone 332; Fistione turco 1; Moriglione 471; Porciglione 23; Gallinella d’acqua 56; Folaga 880; Gru 12; Piviere dorato 5; Pavoncella 1293; Beccaccino 77; Piro piro culbianco 1; Gabbiano comune 761; Zafferano 1; Gabbiano reale mediterraneo 850; Falco di palude 30; Albanella reale 2
I dati completi del censimento sono pubblicati su  www.paduledifucecchio.eu.

Rilevatori al lavoro (foto da pagina Fb Amici del Padule di Fucecchio)
Rilevatori al lavoro (foto da pagina Fb Amici del Padule di Fucecchio)

 

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