Legambiente presenta l’anteprima del dossier Mare Mostrum. In Toscana nel 2022 commessi 249 reati con 287 persone denunciate e arrestate e 78 sequestri.
Redazione
26 giugno 2023
La Toscana è settima in classifica per i reati connessi al mare inquinato; ai primi posti troviamo Campania, Puglia, Lazio, Calabria e Sicilia, regioni dove la pressione dei reati ambientali è più forte per la presenza della criminalità organizzata.
Oggi Legambiente ha pubblicato un’anteprima della nuova edizione di “Mare Mostrum”, lo storico dossier che fa il punto sulle illegalità legate all’inquinamento del mare e delle coste. Reati che si chiamano abusivismo, mala depurazione, cattiva gestione dei rifiuti, assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità: tutte facce della pressione illegale sull’ecosistema marino del nostro Paese. I dati sono stati elaborati sulla base di quelli forniti da Forze dell’ordine e Capitanerie di porto.
La Toscana veleggia dunque a metà classifica. Su quasi 9.000 controlli effettuati nel 2022 sono stati rilevati 249 reati (5,3% sul totale) con 287 persone denunciate e arrestate, 78 sequestri e 621 illeciti amministrativi.
“Come ogni anno, all’avvio della lunga navigazione di Goletta Verde, anticipiamo qualche dato che connota uno dei capitoli più odiosi della criminalità ambientale, quello sul mare; – dichiara Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana – come sempre in classifica svettano le regioni dov’è più stabile l’insediamento mafioso, ma siamo superati anche dall’Emilia Romagna, a causa delle fortissime pressioni antropiche sulla Riviera. Da notare che l’intensità del fenomeno in Toscana assomma al 5,3% del totale nazionale, molto al di sotto del peso specifico naturale (per popolazione, territorio, economia) che la nostra regione rappresenta sullo scacchiere nazionale – che è del 6,5%”.
A livello nazionale nel 2022 lungo le coste italiane sono state 13.229 le infrazioni contestate, pari a 1,8 violazioni per ogni chilometro di costa. Crescono gli illeciti amministrativi, pari a 8.499 (+ 24,2% rispetto al 2021). In diminuzione, invece, il numero di reati (4.730, – 32,9% sul 2021) e il numero delle persone denunciate o arrestate (4.844, -43,6% rispetto al 2021), per un valore economico di oltre 385 milioni di euro.
Mala depurazione: le proposte di Legambiente
1) Costruire, adeguare e/o mettere in regola i sistemi fognari e di depurazione, integrando il ciclo idrico (collettamento fognario e depurazione) con quello dei rifiuti (gestione fanghi di depurazione);
2) Rendere più efficiente la depurazione delle acque reflue, permettendone il riutilizzo in settori strategici come l’agricoltura;
3) rafforzare e rendere più efficienti i controlli delle Agenzie regionali di protezione ambientale e quelli delle Forze dell’ordine contro gli scarichi illegali;
4) regolamentare lo scarico in mare dei rifiuti liquidi istituendo, per esempio, delle zone speciali di divieto di qualsiasi tipo di scarico, anche oltre le 12 miglia dalla costa;
5) promuovere politiche attive per la prevenzione nella produzione di rifiuti e riciclo e per la migliore tutela del mare e della costa.
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