L’area umida recuperata dall’Ente Parco si sta ripopolando di rari uccelli migratori. E’ comparso anche lo svasso, mai visto prima nella zona.
Redazione
ISOLA D’ELBA (Li) – Inaugurata solo ieri è già diventata un punto di riferimento per il volontariato e l’educazione ambientale. Oggi l’aula VerdeBlu di Mola (al confine tra i Comuni di Capoliveri e Porto Azzurro) ha accolto 22 ragazzi provenienti da tutta Europa nell’ambito del progetto International Young Naturefriends IYNF per uno scambio di esperienze sul turismo sostenibile e la tutela dei territori.
La giornata è iniziata con una visita guidata alla scoperta della Zona umida di Mola tra i germani reali e le anatre mute; l’area umida recuperata dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano a fine estate si sta ripopolando di rari uccelli migratori e nei giorni scorsi ha fatto la sua eccezionale comparsa un giovane svasso, una specie mai segnalata prima nella zona.
A seguire i ragazzi di IYNF e i volontari di Legambiente hanno ripulito la spiaggia dai rifiuti di ogni genere che il mare trasporta continuamente sulla costa.
Dopo aver appreso anche le tecniche di censimento del marine litter messe in atto da Legambiente e Diversamente Marinai con la campagna “Vele Spiegate”, i giovani volontari europei durante lo spuntino hanno avuto l’occasione per riflettere sul problema della gestione dei rifiuti e sull’importanza di promuovere buone pratiche soprattutto tra i giovani.
L’Aula VerdeBlu di Mola è stata inaugurata ieri, come dicevamo, ma è operativa da alcune settimane. È intitolata a Giovanna Neri, insegnante e ambientalista scomparsa qualche mese fa, tra le fondatrici del circolo di Legambiente Arcipelago Toscano.
L’edificio, ristrutturato dall’Ente Parco, è affidato in convenzione a Legambiente e all’associazione Diversamente Marinai che fa della navigazione in barca a vela un’esperienza di inclusione sociale per ragazzi disabili.
L’iniziativa di oggi con i 22 ragazzi del IYNF va ad aggiungersi alle tante organizzate in poche settimane dall’Aula VerdeBlu che hanno visto protagonisti soprattutto giovanissimi volontari elbani, di tutta Italia e adesso anche europei, facendo già ora della nuova struttura del Parco Nazionale un punto di riferimento per il volontariato, l’educazione ambientale e la tutela dell’ambiente.
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