I risultati del censimento 2021. Numerosissime le Alzavole ma non sono mancati avvistamenti di specie rare come il Tarabuso, la Spatola e la Moretta tabaccata.
Redazione
Con quasi 13.000 presenze di uccelli acquatici svernanti appartenenti a 39 specie diverse il Padule di Fucecchio, la più grande palude interna italiana, stabilisce un record di biodiversità e si conferma tra le prime zone umide della Toscana.
Il censimento che si è tenuto a metà gennaio, promosso a livello di grande area biogeografica da Wetlands International e svolto in Italia sotto l’egida dell’ISPRA, è organizzato in tutta la regione dal Centro Ornitologico Toscano, che nel Padule di Fucecchio si avvale del supporto locale del Centro di Ricerca e Documentazione; le operazioni di conteggio, a piedi ma anche con imbarcazioni, hanno coinvolto 15 rilevatori abilitati dall’ISPRA, con il supporto di 15 collaboratori.
I risultati
Analizzando i dati per aree, si vede che 6.389 uccelli acquatici (quasi il 50 per cento del totale), fra cui 5.563 anatre e folaghe (il 67 per cento del totale), sono stati rilevati all’interno della riserva naturale pistoiese che rappresenta il 10 per cento della superficie del Padule.
Nel corso del censimento sono state rilevate ben 39 specie (un vero record di biodiversità) per un numero complessivo di 12.783 uccelli, fra cui spiccano le Alzavole (6.012), per le quali il Padule si conferma come l’area più importante della Toscana.
Di grande rilievo i dati per alcune specie di notevole valore conservazionistico, come il raro Mignattaio (234); interessanti anche i numeri per la Pavoncella (1.455) e per alcun anatidi come il Moriglione (749).
Non sono mancati gli avvistamenti di specie rare come il Tarabuso, la Cicogna bianca, la Spatola, il Fenicottero e la Moretta tabaccata; per la prima volta è stato trovato anche un piccolo gruppo di Nitticore svernanti (25).
Per la prima volta i risultati del Padule di Fucecchio sono stati leggermente superati da quelli del vicino Padule di Bientina (più di 13.000 presenze), a dimostrazione che le due zone umide (riunite con la Sibolla in un’unica grande area Ramsar) costituiscono ormai per gli uccelli acquatici un polo di attrazione paragonabile a quello della Maremma.
I dati completi del censimento sono pubblicati su www.paduledifucecchio.eu
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