L’intervento di Legambiente Quarrata sul Fermulla risale al 5 agosto ma adesso ci risiamo. Il presidente Daniele Manetti: siamo senza parole, ma le telecamere funzionano?
di Gabriella Congedo
QUARRATA (Pt) – Verrebbe quasi da piangere. Dopo neanche venti giorni dall’ultima pulizia fatta dai volontari di Legambiente Quarrata l’alveo in secca del torrente Fermulla è nuovamente pieno di rifiuti. “Siamo senza parole – è l’amaro commento del presidente Daniele Manetti – Ieri 23 agosto, dopo la pulizia integrale che avevamo fatto il 5 di questo mese, abbiamo trovato una nuova e grossa discarica abusiva nell’alveo, presso il ponte sul Fermulla in via San Lorenzo. Cittadini incivili hanno gettato di nuovo sacchetti di rifiuti urbani e tanta altra roba”.
L’intervento di pulizia del 5 agosto era stato autorizzato dall’ufficio Ambiente del Comune. I volontari, in un tratto di 300 metri in pieno centro, avevano raccolto migliaia di piccoli rifiuti: bottiglie, lattine, cicche, pacchi di volantini ancora da aprire e persino farmaci scaduti. Gettati nel Fermulla dalla pista ciclopedonale che lo costeggia. Era necessario farlo, avevano spiegato i volontari, altrimenti con le prime piogge tutta questa roba sarebbe finita in mare.
Una faticaccia inutile, verrebbe da pensare, se non fosse che quelli di Legambiente Quarrata hanno come motto “Non mollare mai!”. E non molleranno neanche questa volta. Tanto per cominciare, mette in chiaro Manetti, “devono essere prese decisioni drastiche e tecnicamente valide. E’ importante sapere se le telecamere sono in funzione e se riprendono i comportamenti illegali”. E così l’associazione ambientalista ha chiesto su questo specifico argomento una riunione urgente con l’Ufficio Ambiente del Comune, con il quale collabora regolarmente. Certi comportamenti non sono più tollerabili e qualunque cosa si possa fare per impedirli, Legambiente Quarrata non si tirerà indietro. C’è da scommetterci.
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