Nuovi di zecca, erano ancora imballati. La segnalazione dell’abbandono fatta parecchi giorni fa ma Alia aveva comunicato di non poter intervenire.
di Gabriella Congedo
QUARRATA (Pt) – È stata una faticaccia e loro non sono dei ragazzini ma ce l’hanno fatta alla grande. Ieri mattina (8 luglio) di buon’ora i volontari di Legambiente Quarrata Daniele Manetti, Marco Antonio Ascani e Massimo Gori, previo accordo con l’Ufficio Ambiente, si sono calati in un burrone, hanno imbragato con le corde e tirato su due elettrodomestici ancora imballati che qualcuno, bontà sua, aveva gettato nella voragine. Compiuta l’impresa li hanno sistemati a bordo strada – proprio accanto al cartello “Divieto di scarico rifiuti” – in modo che Alia potesse ritirarli.
Siamo a Orio, frazione di Quarrata, e quest’abbandono inusuale era stato segnalato da Legambiente fin dal 28 giugno con tanto di comunicato, foto e video. Perché nessuno ha provveduto e sono dovuti intervenire i volontari? “Il responsabile di ALIA – spiega il presidente di Legambiente Quarrata Daniele Manetti – tramite l’Ufficio Ambiente del Comune di Quarrata ci aveva fatto sapere che era impossibile per loro recuperare i due elettrodomestici in fondo al burrone in quanto queste operazioni non sono contemplate né compatibili con la sicurezza dei loro dipendenti, come da contratto per la gestione dei rifiuti firmato con il Comune”.
Ma non finisce qui. Nello stesso posto, racconta Manetti, c’è un’enorme discarica da bonificare piena di amianto e rifiuti di ogni genere, ormai nascosti dal fogliame e dalla terra. Legambiente l’ha segnalata più volte ma è ancora là. Così come continua a segnalare le tante discariche abusive “storiche” sparse per il territorio. La sensazione è che ci sia qualcosa che non quadra.
L’associazione possiede una telecamera a raggi infrarossi, tecnologicamente evoluta e indipendente per l’alimentazione, che può essere collocata nelle zone più critiche per l’abbandono dei rifiuti. “Siamo disponibili a prestarla gratuitamente al corpo dei Vigili urbani di Quarrata perché sia usata in modo legale e corretto sul nostro territorio e andremo presto a parlarne con il comandante”.
Sarebbe già qualcosa. Ma l’abbandono di tonnellate e tonnellate di rifiuti, anche tossici e nocivi, in questa zona è un’emergenza e una soluzione va trovata a tutti i costi. Non si può fare affidamento in eterno sull’impegno – e le braccia – dei volontari. “Questa storia non può durare all’infinito” è l’amara conclusione di Daniele Manetti.
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