Si chiama Dashi, pesa appena un chilo ed è pensato per raccogliere i piccoli rifiuti, in primis le cicche di sigaretta abbandonate. Che quasi non si vedono ma inquinano tanto.
di Iacopo Ricci
CAPANNORI (Lu) – Un’invenzione piccola ma geniale, appositamente studiata per raccogliere quei piccoli rifiuti che quasi non si vedono ma infestano ogni angolo delle nostre città e delle nostre spiagge: cotton fioc, piccoli pezzi di plastica e soprattutto mozziconi di sigaretta.
Dashi, o “acchiappamozziconi”, è un piccolo aspirapolvere pensato per i piccoli rifiuti, che sono quelli più difficili da rimuovere. Prende il nome dal suo inventore, Salmir Dashi, ed è di una semplicità disarmante. Realizzato con una serie di raccordi di plastica con in cima una pompa la cui potenza aspirante è calibrata per raccogliere i piccoli rifiuti, ha un beccuccio che permette di raggiungere i punti più difficili, per esempio le fessure delle grate stradali. Dopo l’uso si smonta facilmente e il filtro interno permette di separare il rifiuto da altri elementi come ghiaia o terriccio. E’ versatile, entra in una custodia, costa poco e l’ingombro è praticamente zero.
Il Dashi o acchiappamozziconi è stato presentato venerdì al Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori. E non a caso, perché proprio a Capannori è in corso un progetto tra il Comune e l’Università di Pisa per trasformare le cicche di sigaretta in un substrato inerte, cioè in una base biodegradabile per la coltivazione di piante, e in biocarburante.
Durante la conferenza stampa al Centro lo stesso Salmir Dashi ha dato una dimostrazione pratica di come funziona il dispositivo. E il Centro Rifiuti Zero, rappresentato dal coordinatore Rossano Ercolini, insieme all’associazione livornese Acchiapparifiuti, rappresentata dal presidente Sergio Giovannini, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con DA&GI, la società che gestisce il Dashi, per testarlo e diffonderlo a partire proprio dai Comuni che hanno aderito al Centro Rifiuti Zero. Centro Ricerca e Acchiapparifiuti si faranno anche promotori di ricerche specifiche per sperimentare nuove modalità di riciclo dei mozziconi raccolti.
I mozziconi di sigaretta sono piccoli ma incredibilmente invadenti. Da uno studio pubblicato sul Tobacco Control Journal risulta che rappresentano tra il 22% e il 36% di tutti i rifiuti visibili. E dunque trovare il modo di ridurne l’impatto sull’ambiente non è cosa da poco.
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