Eliantus, Legambiente, Plastic Free e Occhio del Riciclone chiedono che sia annullata l’iniziativa promossa da Fratres: “Come gettare rifiuti a terra”.
di Gabriella Congedo
24 settembre 2024
PONTEDERA (Pi) – Non è la prima volta che questa testata si occupa del lancio di palloncini, un gesto effimero e in apparenza innocuo. Ma non è così: lanciare in aria palloncini in occasione di feste e ricorrenze crea un danno ambientale che molti ancora sottovalutano o non conoscono.
La questione è tornata alla ribalta in questi giorni con la richiesta di quattro associazioni ambientaliste (Eliantus, circolo Legambiente Valdera, Plastic Free e Occhio del Riciclone Toscana) al gruppo Fratres di Pontedera di rinunciare al tradizionale lancio di palloncini previsto per la festa di San Faustino, patrono della città. “Siamo consapevoli che da sempre i palloncini, elementi immancabili delle feste, colorati e leggeri, offrano uno spettacolo emozionante quando vengono liberati in cielo – scrivono le associazioni – Ma in seguito al loro rilascio fluttuano per chilometri nell’atmosfera per poi scoppiare e finire a terra o in mare”.
È ormai risaputo che i palloncini sono fatti di materiale plastico non biodegradabile e impiegano anni per disintegrarsi. Nel frattempo i minuscoli frammenti vengono ingeriti dagli animali selvatici che li scambiano per cibo. Lo stesso dicasi per quelli biodegradabili che comunque non spariscono magicamente in natura ma devono essere smaltiti in appositi impianti. Sono dei rifiuti a tutti gli effetti, e dei più subdoli. Ma certe abitudini sono dure a morire.
“Liberare dei palloncini in aria ha lo stesso effetto ambientale di gettare dei rifiuti per terra – aggiungono le associazioni – L’emozione di un attimo non può essere legata a un gesto tanto diseducativo e a un danno ambientale di così lungo effetto. A conferma che la liberazione dei palloncini sia una pratica ormai anacronistica si prendano come esempio le innumerevoli amministrazioni che in Europa e, ultimamente anche in Italia, lo hanno vietato”.
Nel nostro Paese in verità sono ancora abbastanza pochi (una settantina) i Comuni che con un’ordinanza hanno vietato il lancio di palloncini. Tra questi anche Calci, in provincia di Pisa. E’chiaro che non si può delegare la soluzione di un problema ambientale così serio solo alla buona volontà dei sindaci, servirebbe una legge nazionale, come chiede Plastic Free. Del resto c’è un dato gravissimo che dovrebbe far riflettere: uno studio dell’università di Wales Swansea, nel Regno Unito, ha dimostrato che l’80% dei rifiuti analizzati nello stomaco di tartarughe marine è rappresentato da pezzi di palloncini. Un disastro ambientale che sarebbe facile evitare. Ci auguriamo che intanto almeno Pontedera dia il buon esempio.
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