Inquinamento

Polveri fini, Legambiente Quarrata fa installare due nuovi analizzatori

Il fisico del CNR Massimo Del Guasta installa un analizzatore sperimentale sul tetto della chiesetta di Montale
Il fisico del CNR Massimo Del Guasta installa un analizzatore sperimentale sul tetto della chiesetta di Montale
Fanno analisi ogni 5 minuti e individuano anche la provenienza delle polveri. E a luglio altri tre analizzatori sperimentali saranno installati nel comune di Carmignano.

 

di Gabriella Congedo

Il fisico del CNR Massimo Del Guasta e Daniele Manetti
Il fisico del CNR Massimo Del Guasta e Daniele Manetti

QUARRATA (Pt) – Non conosce pause la battaglia di Legambiente Quarrata per ridurre le micidiali polveri fini nella Piana. Nei giorni scorsi sono stati installati – per iniziativa dell’associazione ambientalista – due nuovi analizzatori sperimentali CNR -Ino (Istituto Nazionale di Ottica) per il monitoraggio delle polveri fini Pm 2,5, le più pericolose, in collaborazione con il fisico del CNR Massimo del Guasta.
I due “polverometri” hanno trovato posto alla sede di Legambiente Quarrata, a Olmi, e sul tetto della chiesetta di Montale, in accordo con il parroco don Enzo.

Da tempo l’emergenza inquinamento dell’aria è al centro dell’attività di Legambiente Quarrata, che a febbraio di quest’anno ha organizzato il convegno “La qualità dell’aria: criticità e soluzioni” insieme all’assessorato regionale all’Ambiente.
Un allarme che trova fondamento nei dati che emergono dai report della Regione: Quarrata, Vignole, Olmi e Bottegone registrano concentrazioni di polveri fini molto superiori ai limiti anche rispetto ad altre zone di misurazione nella Piana, come Pistoia e Prato. Le cause sono diverse, ma accanto ai consueti problemi di traffico, consumo di biomasse per riscaldamento e abbruciamenti all’aperto, una parte importante va attribuita al meteo, con l’alta pressione persistente in questa zona che in assenza di vento schiaccia gli inquinanti al suolo.

I nuovi analizzatori CNR-Ino per il rilevamento delle polveri sottili Pm 2,5 sostituiranno i vecchi modelli, sempre sperimentali, e inizieranno a fornire i dati tra la fine di giugno e i primi di luglio. La loro particolarità è che sono in grado di rilevare la concentrazione delle polveri fini Pm 2.5, la direzione dalla quale arrivano, la temperatura e l’umidità ogni cinque minuti: “Mentre gli analizzatori ufficiali ARPAT forniscono una media ponderata delle polveri fini nelle 24 ore – spiega il presidente di Legambiente Quarrata Daniele Manettinon permettendo di registrare i picchi, l’analizzatore Cnr – Ino Legambiente Quarrata effettua un’analisi ogni 5 minuti!”.
Ma non è tutto. Il CNR sta lavorando anche a uno studio avanzato per sincronizzare gli analizzatori con delle telecamere, in modo da individuare esattamente e visivamente il luogo di provenienza delle polveri.

A luglio altri tre analizzatori sperimentali saranno installati nel comune di Carmignano: “Sono stato invitato dal sindaco Edoardo Prestanti e dalla consigliera Cristina Mazzuoli a tenere una relazione tecnica in consiglio comunale – continua Manetti – per illustrare le nostre iniziative sull’inquinamento, che è un problema anche delle zone limitrofe, e parlare delle centraline. Da qui è partita la collaborazione con Carmignano. Adesso è importantissimo che i risultati analitici e sperimentali che verranno fuori da questi piccoli strumenti siano utilizzati, per quanto possibile, per migliorare la qualità dell’aria della nostra zona.”

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