Approvata all’unanimità la proposta di Sì-Toscana a Sinistra. E nel 2020 dovrebbe diventare realtà il progetto di barriera per intercettare i rifiuti sull’Arno.
La Regione Toscana finanzierà in tempi rapidi progetti per ridurre le plastiche nei fiumi, che saranno messi a punto in collaborazione con le Università e gli istituti di ricerca toscani.
In quest’ultimo scorcio di 2019 è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale un ordine del giorno presentato da Sì-Toscana a Sinistra.
Questi, secondo il documento, dovranno essere i principali passi da compiere: raccogliere dati su quantità, composizione e tipologia dei rifiuti plastici nei fiumi per capire da dove vengono e adottare azioni per ridurli ed eliminarli; sensibilizzare i cittadini attraverso meccanismi di ‘citizen science’; organizzare momenti di informazione, anche attraverso esperienze dirette in spazi aperti; creare un modello pilota di «gestione circolare» del fiume.
“E’ evidente che la via maestra è estendere il divieto di produrre e utilizzare gli articoli di plastica monouso anche ad altri oggetti, riducendo all’origine la gran quantità di materiale plastico in commercio. Allo stesso tempo è urgente rimuovere la gran quantità di plastica che troviamo già oggi sulle nostre spiagge, nei nostri fiumi, nei boschi e impedire che ci finisca nuovamente nei prossimi mesi”, commentano i consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Sì Toscana a Sinistra.
Dopo la piena di novembre e il successivo delle acque tutti ricordano lo scenario desolante offerto dalla sponde dei fiumi invase dai rifiuti.
“Per fortuna si stanno moltiplicando le iniziative di contrasto alla plastica in mare – continuano Sarti e Fattori – mentre troppo poco si sta ancora facendo per i fiumi, anche se nel 2020 dovrebbe partire il progetto di barriera sul fiume Arno destinata a intercettare i rifiuti. Si tratta anche in questo caso di una proposta di Sì Toscana a Sinistra approvata dal Consiglio regionale”.
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