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Pistoia, ordinanza del Comune vieta l’uso di acqua potabile da pozzi privati

pozzo
L’area interessata è compresa in un raggio di 300 metri a nord e 500 metri a sud dell’ex discarica di Bulicata, dove la Asl ha trovato un pozzo inquinato.

 

di Marcello Bartoli

PISTOIA – Non c’è pace per i pozzi del Pistoiese. Dopo le ordinanze analoghe emanate a Monsummano Terme e a Serravalle, adesso anche il Comune di Pistoia ha emesso un’ordinanza ‘contingibile e urgente’ che vieta l’utilizzo di acqua per uso potabile nei pozzi privati in un’area compresa entro un raggio di 300 metri a nord e 500 metri a sud della ex discarica Bulicata.
Oltre che per bere, l’acqua di questi pozzi non potrà essere usata nemmeno per cucinare, lavare stoviglie, per l’igiene personale e le pulizie della casa.
Alla base del provvedimento c’è la contaminazione di uno dei pozzi di controllo (piezometri) della ex discarica di Bulicata rilevata dalla ASL Toscana Centro e la possibilità che l’inquinamento si sia esteso agli altri pozzi della zona.

Una possibilità tutt’altro che remota, secondo quanto si apprende da una nota del Comune di Pistoia: “Nell’ambito dei sopralluoghi effettuati dalla ASL, è emersa una situazione di probabile diffusa non regolarità dei pozzi privati a servizio delle abitazioni, sotto il profilo dell’utilizzo dell’acqua emunta per scopi domestici potabili”.

In linea generale, viene spiegato, per usare a fini domestici potabili l’acqua di un pozzo privato è necessario che il pozzo sia stato denunciato per questo scopo, costruito nel rispetto delle norme di settore e che abbia ricevuto dalla ASL il giudizio di potabilità.

In questo caso specifico, al problema del pozzo contaminato vicino all’ex discarica si aggiunge “il potenziale rischio aggiuntivo dovuto alla contaminazione riscontrata, per la quale sono state avviate verifiche e accertamenti delle relative cause e dell’eventuale estensione da parte degli organi di controllo della salute ambientale e pubblica. Proprio per questi motivi l’Asl Toscana Centro ha proposto al Comune di emettere un’ordinanza per vietare, nelle more dei suddetti accertamenti, e a scopo cautelativo, l’uso di acqua a fini potabili dai pozzi privati”.

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