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Pistoia, convengo sui pesticidi: multata attivista che distribuiva volantini

Cartello_Veleni
Le associazioni organizzatrici annunciano ricorso: “Violato l’art. 10 della Costituzione e la Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo ”.

 

di Marcello Bartoli

Un momento del convegno "La Terra grida". Al centro, il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti.
Un momento del convegno “La Terra grida”. Al centro, il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti.

PISTOIA – Un’attivista multata dai vigili urbani per aver distribuito volantini. Termina con uno strascico polemico – e l’annuncio di un ricorso da parte degli organizzatori – il convegno “La Terra grida: è ora di cambiare, cominciamo dall’agricoltura!” che si è svolto ieri, sabato 19 gennaio, all’auditorium Terzani di Pistoia.
Un convegno molto partecipato con un filo conduttore, l’uso eccessivo di sostanze chimiche in agricoltura e il suo impatto sulla salute, che tocca in maniera particolare gli abitanti di questa zona, visto l’uso massiccio di pesticidi che viene fatto nei vivai.

Ma adesso, a microfoni spenti, arriva un comunicato delle associazioni organizzatrici, il Centro di Documentazione di Pistoia e l’Alleanza Beni Comuni, che punta il dito su un comportamento a loro giudizio prevaricatore della Polizia locale del Comune di Pistoia. Si tratta di questo: durante la campagna di pubblicizzazione del convegno, che è andata avanti dalla metà di dicembre con un banchino  e volantinaggi settimanali, i vigili hanno invitato gli attivisti a interrompere il volantinaggio. E poiché la distribuzione di locandine continuava, hanno multato un’attivista invocando un articolo del Regolamento comunale di Igiene.

Un episodio che secondo le associazioni “limita fortemente la libertà di diffusione del pensiero di ogni cittadino così come sancito dall’Art. 21 della Costituzione e dall’Art. 10 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo”.

La faccenda naturalmente non finisce qui e gli organizzatori annunciano ricorso: Crediamo che in settant’anni di vita democratica questa sia la prima volta che nella nostra città accade un fatto del genere. È noto altresì che là dove qualche amministrazione locale ha proibito la diffusione della stampa con qualsiasi mezzo, i ricorrenti hanno sempre vinto le cause intentate”.

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